ROMA - Dando seguito alla sua azione di semplificazione degli adempimenti previsti dal Regolamento Ue, l’Autorità Garante italiana per la protezione dei dati personali ha siglato un protocollo d’intesa che avvia la collaborazione con il Capitolo italiano di “Creative Commons” (CC), organizzazione internazionale senza scopo di lucro.
L’obiettivo è quello di valutare la realizzabilità di un sistema, sul modello di quanto realizzato finore da CC per il diritto d’autore, che consenta ai titolari del trattamento di generare in maniera automatica un’informativa chiara e semplice e, grazie a questa via, permettere alle persone di acquisire una maggiore consapevolezza sul contenuto delle informative relative al trattamento dei loro dati personali.
Anche se lo studio parte dall'analisi del contesto italiano, l'obiettivo finale è quello di creare un sistema da mettere a disposizione in tutti gli Stati membri europei per costruire un ambiente digitale nel quae siano gestirre in modo coordinato nel mercato unico digitale le questioni legate alla protezione dei dati.
In questo modo l'Italia si candida ad essere il primo paese che sperimenta l’implementabilità del metodo Creative Commons al campo della privacy, con l'intento di fare da apripista e condividere quindi i propri risultati.
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www.fedeprivacy.org
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