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Cybersecurity, necessario un approccio olistico per affrontare le nuove sfide

31/10/2018

ROMA - L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, nel suo intervento di apertura al Cybertech Europe 2018, svoltosi a Roma a fine settembre, ha auspicato un "approccio olistico e produttivo" per affrontare le nuove sfide poste dalla cybersecurity.

"Occorrono maggiori investimenti e collaborazione tra pubblico e privato. E' centrale il ruolo di Europa e Nato, perché la cybersecurity sta diventando sempre più importante nella vita di tutti i giorni, man mano che assistiamo a un rapido processo di digitalizzazione che sta coinvolgendo il mondo delle istituzioni, dei servizi pubblici e delle imprese, aprendo nuovi scenari nel mondo delle comunicazioni, dei servizi finanziari, della gestione delle infrastrutture critiche, dell’elaborazione e protezione dei dati e del cloud computing".

Le previsioni di mercato confermano questi dati, dato che si assiste a un vera e propria fase di boom per l’intero settore, che arriverà a valere 180 miliardi di euro entro il 2021. 

 

Nemici invisibili e cyber attacchi  

 

“I nemici non sono sempre visibili e i conflitti non conoscono confini – ha proseguito Profumo – nel 2017 si sono verificati 1.127 cyber-attacchi gravi su scala globale, e si è dimostrato come quello del cybercrime sia un mondo in rapida evoluzione tecnologica. Un contesto in cui il ruolo di industria, esperti e service provider è cruciale, perché gli impatti degli attacchi informatici non riguardano soltanto il livello economico, ma anche quello della sicurezza nazionale. Oggi per garantire un cyberspazio sicuro e resiliente non sono più sufficienti le strategie di difesa tradizionali, basate sulla difesa del perimetro, ma c’è bisogno di essere proattivi, di prevedere e rispondere in tempo reale ai cyberattacchi, utilizzando l’analisi comportamentale e i sistemi di risposta automatizzati”.

Profumo ha poi tracciato la strada di un nuovo “approccio olistico” necessario per affrontare le nuove sfide, partendo dalla necessità di condividere i dati e le conoscenze sugli attacchi, per aumentare la consapevolezza delle minacce. “Abbiamo bisogno di una solida roadmap europea a lungo raggio – ha proseguito l’Ad di Leonardo – che possa generare strategie, policy e soluzioni sostenibili, che ci mettano nelle condizioni di creare tecnologie più resilienti e sicure. Per questo gli Stati membri dovranno lavorare insieme alle imprese del settore e agli utenti finali per individuare il modo migliore di rispondere alle minacce. Ci sono da definire standard, regole e pratiche per la creazione del digital single market europeo, è l’unico modo per garantire un alto livello di sicurezza. Per questo è rilevante che 2 miliardi di euro dei complessivi 9,2 messi a disposizione a giugno dalla Commissione europea con il Digital Europe programme siano espressamente destinati alla cybersecurity”. 

Al termine del suo intervento, Profumo ha infine sottolineato l’importanza di investire in ricerca e sviluppo, così come sulle persone: “La creazione di un cyber competence centre ceuropeo annunciata dalla Commissione Ue a metà settembre – ha concluso – che funzionerà con il contributo del network dei cyber competence centre nazionali, renderà possibile la costruzione di una community sempre più ampia di contrasto al cybercrime, e assicurerà il supposto economico per i progetti collaborativi tra il mondo della ricerca e quello dell’Industria”.

 

(Fonte: Corriere Comunicazioni)



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