“Abbiamo trasmesso un messaggio significativo all’Ue e ai nostri partner europei sulla strada che dobbiamo percorrere insieme per affrontare al meglio l’attuale cambiamento tecnologico e scientifico. Abbiamo affrontato l’Ia e le nuove frontiere tecnologiche con uno sguardo visione condivisa. Su questi stessi temi promuoveremo un dibattito a livello G7 durante la Presidenza italiana del 2024. Parallelamente stiamo lavorando anche a livello nazionale su un nuovo insieme di disposizioni. Siamo entrati in una nuova rivoluzione tecnologica e dobbiamo affrontarlo con nuove idee, nuovi approcci e nuovi strumenti. Dobbiamo lavorare insieme a livello dell’Ue, fianco a fianco con l’industria”.
A parlare è Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che si è incontrato con i ministri dell’Industria di Francia e Germania per un trilaterale, a Roma. All'incontro hanno hanno partecipato, oltre a Urso, il vicecancelliere tedesco e ministro dell’Economia e dell’azione per il clima, Robert Habeck, il ministro francese dell’Economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale, Bruno Le Maire, e rappresentanti dell’industria dei tre Paesi.
L'intelligenza artificiale è la nuova tecnologia strategica, oltre che ambito di cooperazione sul quale le visioni politiche e industriali e le iniziative per la sovranità digitale dei governi di Italia, Germania e Francia convergono.
I tre ministri si sono trovati d'accordo su alcuni punti di grande importanza, innazitutto sulle politiche da seguire per uno sviluppo dell’Ai che abbia valore strategico per tutti i Paesi europei. Sarebbe importante che gli oneri amministrativi venissero ridotti e che fossero semplificate le procedure per i progetti multinazionali,a garanzia del fatto che le startup europee possano partecipare a eventuali progetti futuri dedicati alla transizione digitale e verde.
Andrebbe sostenuto un forte ecosistema europeo di venture capital, che permettesse alle imprese innovative di ricevere i finanziamenti, indispensabili per accelerare la loro crescita.
AI Act e protezione dati
Da parte dei tre ministri sono stati accolti positivamente i progressi compiuti a livello dell’Ue per adottare il primo regolamento al mondo sui sistemi di intelligenza artificiale (Ai Act). Essi hanno ribadito il loro impegno per un approccio favorevole all’innovazione e basato sul rischio, riducendo gli oneri amministrativi in modo da non ostacolare la capacità innovatrice delle imprese europee.
E' stato inoltre sottolineata l'importanza di garantire che la legislazione nell’Ue sia concepita senza inutili burocrazie e che anzi venga ridotta quella esistente. Riformare, semplificare e accelerare le procedure amministrative: sono questi i punti chiave per autorizzare i progetti di investimento nell’Ue e creare un contesto normativo semplice e prevedibile, soprattutto per le Pmi.
Un'altra questione sulla quale i ministri si sono trovati ad avere una posizione condivisa è quella sulla decisiva importanza della protezione dei dati nell’economia europea dei dati. Per questo è stato confermato l'impegno a garantire un flusso, un accesso e un utilizzo liberi e sicuri dei dati all’interno dell’Unione europea.
(Fonte testo: www.corrierecomunicazioni.it)
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