La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, avvalendosi della collaborazione del Nucleo Speciale Tutela Privacy della Guardia di Finanza, ha concluso un'indagine relativa al traffico illecito di dati personali, condotta punita dall’articolo 167 Cod. Privacy. L’indagine ha interessato le provincie di Napoli, Caserta, Milano ed, a quanto pare, l’organizzazione aveva interessi anche in Calabria.
In pratica, i dati personali di migliaia di clienti selezionati tra gli acquirenti di opere d’arte e numismatica sono stati indebitamente sottratti e poi commercializzati mediante apposite società “schermo” costituite all’estero e intestate a prestanome, il tutto creando nocumento agli ignari interessati.
L'art. 167 del Codice Privacy punisce la condotta di chi procede al trattamento di dati personali in violazione delle norme di privacy che determina un danno direttamente e immediatamente collegabile e documentabile nei confronti degli interessati.
In merito alla fattispecie di reato, è bene ricordare che il “nocumento” per la persona offesa costituisca elemento essenziale del reato o, secondo altro orientamento, condizione obiettiva di punibilità. Insomma, il reato è inquadrabile della categoria dei reati di danno.
La norma, però, menziona il nocumento e non il danno. Il concetto di nocumento è più ampio di quello di danno, volendo esso abbracciare qualsiasi effetto pregiudizievole che possa conseguire alla arbitraria condotta invasiva altrui.
D’altra parte, anche se è punita la condotta che arrechi anche solo nocumento e non solo danno, essa deve comunque avere un qualsiasi effetto pregiudizievole. Infatti, nel richiedere appunto il nocumento, la legge vuole escludere dalla sfera del penalmente rilevante quelle condotte, pure intrusive, che tuttavia siano rimaste del tutto irrilevanti nelle loro conseguenze.
La condotta che non provochi nocumento documentabile può, comunque, essere attenzionata all’autorità garante.
Articolo di Domenico Battaglia - Avvocato, titolare di studio legale in Bolzano, D.P.O. dell’Ordine degli avvocati di Bolzano. Delegato provinciale Federprivacy.
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