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W la Privacy

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Oltre la metà degli italiani disposta a pagare di più per una maggiore privacy

26/03/2021

MILANO - In base ai dati di uno studio condotto da OpenText per indagare il rapporto degli utenti con le aziende in materia di privacy dei dati, oltre la metà degli italiani (56%) sarebbe disposta a spendere di più pur di affidarsi ad aziende che offrono una maggiore protezione dei dati personali, superando così inglesi (49%), tedeschi (41%), spagnoli (36%) e francesi (17%).

La ricerca evidenzia che gli italiani faticano a fidarsi del tutto dei metodi di gestione dei dati personali: più di 1 su 4 (26%) diffida infatti della capacità da parte delle aziende di mantenere le informazioni private e al sicuro, mentre quasi la metà (48%) ritiene che possono reputarsi affidabili solo alcune realtà.

Un lungo percorso verso la conquista della fiducia 

Nonostante il progressivo irrigidiento degli standard imposti dalle normative in materia di data privacy in tutto il mondo – anche grazie all’introduzione nell’Unione Europea, già dal 2018, del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) – i dati rivelano che è ancora lungo il percorso verso la fiducia totale da parte degli utenti.

In questa situazione, il 40% degli italiani ha espresso una preferenza per i sistemi di protezione che sfruttano le tecnologie di automazione, considerate in grado di eliminare i possibili errori umani. Il 43% dichiara di “non avere la minima idea” di quante aziende utilizzino, archivino o abbiano accesso ai suoi dati personali, tra cui indirizzi e-mail, numeri di telefono e coordinate bancarie. La maggior parte degli intervistati (69%) conferma di avere una vaga conoscenza delle leggi sulla protezione della privacy, solo il 18% (meno di un quinto) si sente adeguatamente informato in proposito, contrariamente a quanto avviene in Germania (44%), Spagna (32%) e Francia (32%).

La propensione all'informazione

Quanto emerge dall'indagine è che gli utenti si dimostrano disposti a informarsi: oltre la metà (59%) afferma che potrebbe contattare un’azienda direttamente per capire come vengono trattati i dati personali o per verificare se questi vengano archiviati nel rispetto delle normative. Il 13% tuttavia, lo ha già davvero fatto almeno una volta.

Più di tre quarti (79%) degli italiani pensano di sapere come mantenere i propri dati privati e protetti su app, account di posta elettronica e social media, per esempio utilizzando le specifiche impostazioni sulla privacy o disattivando la geolocalizzazione. Al contrario, solo il 2% degli intervistati ritiene che mantenere i propri dati privati e protetti sia unicamente responsabilità dell’app o dell’azienda in questione.

Un quinto degli italiani (20%) ritiene infine che le aziende stiano già adempiendo ai propri obblighi legali di mantenere privati i dati dei clienti, rivelando maggiore fiducia di quella riscontrata in Spagna (17%), Germania (13%) e Francia (11%). Il 40% ritiene, invece, che siano necessari ancora alcuni anni perché le aziende riescano ad adeguare pienamente la propria condotta.

(Fonte immagine: www.federprivacy.org)


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www.fedeprivacy.org



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