MILANO - Controllare gli accessi attraverso le tecnologie biometriche si può, ma solo se si rispettano determinate prescrizioni. A dettare legge, oltre al GDPR, è uno specifico provvedimento emesso sei anni or sono dal Garante della privacy. Impronte digitali e topografia della mano sono le caratteristiche fisiche più sfruttate e per questo prese di mira dal legislatore nazionale. Che però ci dice tutto (o quasi) su cosa fare per essere in regola con la legge ed evitare incombenze burocratiche.
L’impiego della biometria nel riconoscimento automatico delle persone è da sempre nel mirino del Garante della privacy. Dei provvedimenti emessi e delle sanzioni comminate in questi anni per un uso non corretto delle tecnologie biometriche si è perso ormai il conto.
La Redazione di Secsolution Magazine, nell'articolo che segue, prosegue la trattazione dell'argomento. Il link per proseguire la lettura: https://www.secsolution.com/articolo.asp?id=883
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