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W la Privacy

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Assistenti digitali (smart assistant): i consigli del Garante per la tutela della privacy

13/03/2020

ROMA - Conosciuto come "assistente digitale" o smart assistant, il programma che interpreta il linguaggio naturale tramite algoritmi di intelligenza artificiale è capace di dialogare con le persone con l'intento di soddisfare diversi tipi di richieste.

Qualche esempio: rispondere direttamente a richieste di informazioni, svolgere ricerche su Internet, ricercare e indicare percorsi stradali, compiere determinate azioni, come effettuare un acquisto online, regolare la temperatura o l’illuminazione di un’abitazione, chiudere o aprire serrature di case o automobili intelligenti, attivare elettrodomestici.

Essendo ormai molto diffusa, questa tecnologia viene installata su vari dispositivi: smartphone, nelle auto, nelle case sotto forma di “altoparlanti intelligenti” e occorre siano osservate certe regole per poterli impiegare in piena sicurezza.

Alcune cautele

Gli assistenti digitali possono raccogliere e memorizzare una grande quantità di dati personali - non solo relativi all’utilizzatore diretto, ma a chiunque si trovi nello stesso ambiente, riguardanti, ad esempio:

- scelte, preferenze e abitudini relative a stili di vita, consumi, interessi;

- caratteristiche biometriche, come ad esempio quelle della voce e del volto, se dotati di videocamera;

- geolocalizzazione (posizione, percorsi abituali o frequenti, domicilio, indirizzo del posto di lavoro, ecc);

- numero e caratteristiche (età, sesso) delle persone che si trovano nell’ambiente in cui operano;

- stati emotivi.

In virtù di tutto questo è pertanto necessario fare un uso informato e consapevole di questi strumenti, per tutelare sia i nostri dati personali sia quelli di tutte le persone che entrano, volontariamente o meno, nel campo di azione degli assistenti digitali.

Al riguardo, il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato un vademecum con utili suggerimenti, che possono essere liberamente consultati. 

Ricordiamo soltanto che il Codice privacy (in particolare l’art. 3) e il Regolamento UE/2016/679 in materia di protezione dei dati personali prevedono che i sistemi elettronici siano prodotti e configurati per ridurre al minimo la raccolta e il trattamento di dati personali (privacy by design e privacy by default).

Occorre inoltre che siano rispettati alcuni principi fondamentali, come quello di trasparenza riguardo al trattamento dei dati e i diritti delle persone fisiche. Tali regole e principi debbono essere rispettati anche dai produttori di assistenti digitali.

 

 

 


maggiori informazioni su:
https://www.gpdp.it/



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