ROMA - Al fine di contrastare il fenomeno dell’assenteismo nella PA, ad essere protagonista sarà la videosorveglianza, considerata la migliore soluzione (rispetto alla biometria) per scoprire e smascherare gli eventuali “furbetti” del cartellino.
E' stato quindi detto "no" alle impronte digitali, anche in ragione dei rilievi espressi dal Garante della Privacy. Come ha riferito nei giorni scorso il Ministro della PA, Fabiana Dadone, questo permetterà di generare un risparmio di 20 milioni di euro.
Tecnologia, lotta agli sprechi, trasparenza e sostenibilità sono infatti i cardini della Manovra economica del Governo, che "continua a lavorare per mettere la Pubblica amministrazione al passo con i tempi”. Con la somma risparmiata dal mancato ricorso alle impronte digitali, sostituite dall'impiego delle telecamere, potrà essere infatti garantito il massimo sostegno ai municipi nelle loro attività tecnico-istituzionali.
In riferimento alle telecamere, quando saranno installate anche negli uffici pubblici, come prevede la proposta del Ministro Dadone, non dovranno essere nascoste, ma installate secondo l’attuale normativa sulla protezione dei dati personali.
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