E' ormai imminente la prima edizione de Le giornate dell’Installatore Elettrico - Bergamo, 13-14 giugno - ed è interessante conoscere il punto di vista delle Associazioni che patrocinano l’evento. Anie CSI offre qualche riflessione sul comparto elettrico odierno. Gli installatori elettrici sono responsabili dell’installazione, della manutenzione e della riparazione degli impianti elettrici, nonché della loro sicurezza. Grazie alla loro competenza tecnica e alla loro esperienza, garantiscono la corretta installazione degli impianti elettrici, accertandosi che siano sicuri, efficienti e affidabili.
Ilario Lisei, Presidente ANIE CSI (in foto), ha approfondito alcuni temi che stanno avendo un impatto sull’andamento del settore: "Veniamo da due-tre anni molto particolari, molto positivi devo dire, influenzati da numerosi fattori, tra cui pandemia, situazione geopolitica ma anche il sistema incentivante sugli edifici, quindi parliamo di 110, ma non solo. Partendo da questo ultimo punto, sebbene l’impianto elettrico sia stato al “traino” nell’ambito dell’edilizia, sta beneficiando delle ristrutturazioni così come il comparto degli installatori dove il mercato è ancora effervescente."
"E allo stesso modo, il blocco del 110, giusto o sbagliato che sia - prosegue - ha prodotto anch’esso un significativo impatto. Escludendo questo però sono stati anni positivi per quanto riguarda il fotovoltaico: noi come associazione non trattiamo inverter e pannelli che sono il cuore del sistema, bensì i componenti elettrici, quadri, interruttori, canaline, ecc. grazie ai quali il fotovoltaico funziona. Ed è qui che possiamo dire che la componentistica elettrica ha goduto, e in parte sta godendo, anche dell'exploit del fotovoltaico, sebbene incentivi e burocrazia abbiano il loro peso nel favorire le installazioni. Non possiamo affermare che l’anno in corso stia andando male, sicuramente risente di questa curva di rallentamento che speriamo possa stabilizzarsi e non vada ulteriormente sotto un certo valore. Oggi ci riteniamo abbastanza soddisfatti nonostante non vi sia più il sistema di incentivazione, che era il motore dei lavori di ristrutturazione registrati negli anni passati".
Lo scenario geopolitico e il comparto
Lisei osserva che l'impatto dello scenario geopolitico attuale sul settore non è positivo. Alcuni aspetti, anche se la componentistica è costruita in Italia (ma anche in Europa), hanno un peso notevole, come la materia prima e la relativa disponibilità. Una parte notevole di componentistica elettronica e di materia prima vera e propria, quindi la parte base per realizzare i prodotti, risente degli “sbalzi umorali” internazionali. Vi è però anche un aspetto positivo generato da un aspetto negativo: negli ultimi anni, a causa di pandemia, guerre e quant’altro, si sono "prese le misure”, modificando le filiere e riprogrammando lo stoccaggio. Ciò ha consentito di essere più resilienti sulle consegne e ottimizzare la distribuzione attraverso canali meglio strutturati garantendo una continuità. E' noto che, all’interno di una filiera internazionale, l’interruzione di uno qualsiasi dei canali di rifornimento o di produzione crea un danno economico di ampie proporzioni.
Il sentiment delle imprese
Riguardo alla situzione delle imprese, Lisei esprime ottimismo "pur restando realista". Anche se questo mercato è in fermento, molto dipende dalla direttiva europea delle “case green” e dalle misure che il nostro Paese intende intraprendere: le opere di efficientamento e riqualificazione energetica. Gli edifici in Italia sono circa 12,5 milioni (fonte ISTAT 2021); la direttiva europea impone interventi di riqualificazione su almeno il 45%, indipendentemente dalla categoria (residenziale, pubblico o privato). Gli stati membri dovranno infatti introdurre misure di contenimento dei consumi energetici tali da determinare una riduzione della domanda di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 22% entro il 2035. Finora grazie al Superbonus sono stati riqualificati circa 460 mila edifici, che corrispondono al 4% circa del totale. La mole di lavoro è ancora molta, considerando che occorre ancora eseguire opere sul restante 41%, senza tralasciare l’impatto economico. In questa direzione, bisogna considerare che l’importo del Superbonus ha consentito di effettuare non solo opere di efficientamento energetico che riguardano la parte elettrica ma anche opere che includono la parte “estetica“ (le cosiddette facciate) sebbene anch’essa rientri perfettamente nel processo di efficientamento.
In questo scenario, le Giornate dell’Installatore Elettrico si pongono come un'importante occasione di incontro e condivisione, un evento nel quale condividere esperienze e impressioni, preparare il futuro dell’installazioni, cogliere e comprendere tendenze e le opportunità. Fondamentale è infine il discorso della formazione e aggiornamento: GIE infatti favorisce la diffusione del sapere e la valorizzazione delle competenze.
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