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Cyber Security

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Italia terzo Paese al mondo per vittime da attacchi ransomware

13/05/2024

L'Italia si pone al terzo posto nel mondo per vittime di ransomware. Questo tipo di minaccia infatti colpisce il 68% delle aziende. Sono dati che emergono dal nuovo report "The state of ransomware", di Sophos, società di cybersecurity: l'Italia si colloca dietro al Sudafrica (69%) e alla Francia (74%). I paesi meno colpiti risultano essere Brasile (44%), Giappone (51%) e Australia (54%). Nello specifico, il dato italiano è cresciuto del 3% rispetto ai dati che si riferiscono all'inizio del 2023.

Da parte di Sophos sono state intervistate 5.000 aziende in 14 nazioni, di medie dimensioni ma anche aziende fino a 5.000 dipendenti. Nel 40% dei casi, l'attacco è stato originato da credenziali compromesse, nel 37% dallo sfruttamento di vulnerabilità informatiche mentre, nel 47% si tratta di dati criptati dagli autori dell'attacco, ovvero dati resi illegibili e poi "offerti" alla vittima in cambio di un riscatto. Nel 54% i cybercriminali sono riusciti a criptare anche i file dio backup, ossia le copie delle informazioni di norma tenute su un dispositivo esterno, proprio per ulteriore strumento di sicurezza. Per Sophos, nel 53% dei casi, i dati sono stati recuperati grazie al pagamento del riscatto mentre nel 72% ricorrendo alle copie non colpite dall'attacco criminale.

Per quanto riguarda la gestione del post attacco, le aziende che hanno segnalato un attacco alle forze dell'ordine o ad organi istituzionali preposti hanno potuto contare su suggerimenti per gestire l'attacco nel 57% dei casi e nel 58% per investigarne le cause. Il 42% di loro ha deciso di stipulare un'assicurazione specifica per protezione in caso di cyberattacchi. Il dato raggiunge il 56% se si considerano anche coperture dedicate ai costi dell'eventuale riscatto.


maggiori informazioni su:
www.federprivacy.org



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