Secsolution Magazine n.31 Feb/24. Privacy compliance e cyber security: due facce della stessa medaglia

AI: un mondo di domande

L’intelligenza artificiale è ormai dappertutto: la troviamo nei totem delle Poste e ci litighiamo ogni giorno nelle chatBot dei call center.

Ci risponde al cellulare, in auto, dalla smart tv e attraverso gli assistenti vocali disseminati per casa. La usa nostro figlio per fare i compiti, i professionisti per scrivere relazioni e speech, qualcuno ci ha anche scritto il tema di maturità (uscendone con un bel 100/100).

L’AI non è un’entità astratta e futuristica: vive assieme a noi. Anche il settore sicurezza - come tutte le industrie hi tech - è pervaso dagli impieghi di algoritmi ad Intelligenza Artificiale.

E se c’è un trend che non tramonterà mai, da quando è entrato nel settore, è proprio quello dell’AI. Certo non è per tutti: richiede investimenti importanti in ricerca e sviluppo, competenze specialistiche molto elevate e parecchie accortezze anche sul piano normativo ed etico.

Ma senza dubbio garantirà un futuro potenzialmente eterno al settore sicurezza.
E mentre l’Europa si sta già curando della questione sul piano normativo, la domanda in Italia è:

• Il settore è pronto?
• I professionisti della sicurezza sanno davvero come maneggiare l’AI?
• Ne comprendono il funzionamento profondo?
• Sanno scegliere la tecnologia in modo che sia etica e compliant?
• I security manager, ma anche gli IT manager, i CISO e i DPO sanno come usare l’AI per potenziare la sicurezza aziendale?
• Conoscono appieno i rischi correlati e il possibile effetto boomerang?
• E gli utilizzatori sanno davvero sfruttare le infinite risorse offerte dall’AI?
• Vogliono farlo?
• Ci sono infrastrutture di rete sufficienti per far girare tutti questi dati?
• Bisogna aspettare il 5G?

Queste sono le domande (alle quali ChatGPT non ha saputo rispondere).