Il 18 dicembre 2023 è stata pubblicata la norma tecnica ISO/IEC 42001:2023 “Information technology Artificial intelligence - Management system” (AIMS).
“Lo standard specifica i requisiti e fornisce indicazioni per stabilire, implementare, mantenere e migliorare continuamente un sistema di gestione dell'AI nel contesto di un'organizzazione che fornisce o utilizza prodotti o servizi che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale. La finalità ultima dello standard è quella di supportare un’organizzazione a sviluppare o utilizzare i sistemi di AI in modo responsabile nel perseguire i propri obiettivi e soddisfare i requisiti normativi applicabili, gli obblighi relativi alle parti interessate e le aspettative da parte loro. Lo standard si applica a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, dal tipo e dalla natura, che fornisce o utilizza prodotti o servizi che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale.”
Per quanto lievemente rivista, con questi termini la ISO introduce la pagina del suo sito web dedicata a tale norma.
Obiettivo di questo articolo è quello di presentare la struttura della norma, che peraltro non richiede, come prerequisito, l’implementazione di altri sistemi di gestione.
Concetti e terminologia
Prima di introdurre la norma è opportuno evidenziare che la comprensione della stessa passa, come del resto ovvio, anzitutto dalla comprensione dei temini ed in particolare dallo studio della terminologia come molto ben delineata nella ISO/IEC 22989:2022 “Information technology — Artificial intelligence — Artificial intelligence concepts and terminology”.
L’applicazione dello standard - Il tema dell’applicazione dell’AI è talmente rilevante che molti enti governativi hanno regolamentato, o lo stanno facendo - anche con grande difficoltà - gli aspetti connessi con applicazioni di intelligenza artificiale, per trovare il giusto compromesso tra reddittività, innovazione e componente etica.
Conseguentemente la ISO/IEC 42001:2023 può fornire un contributo significativo, considerando gli elementi che la caratterizzano.
Per proseguire questo interessante articolo di Monica Perego - Membro del Comitato Scientifico di Federprivacy, docente qualificato TÜV Italia e docente del Master Privacy Officer e Consulente della Privacy - questo è il link
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