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Antonello Soro: “Necessario un Privacy Shield con la Cina”

05/02/2020

ROMA - Occorre prestare una grande attenzione ai rischi connessi con l'introduzione delle nuove tecnologie, come il 5G. Per questo, Antonello Soro, Presidente del Garante Privacy, ha sottolineato,  nel corso della recente Giornata europea per la protezione dei dati personali, che si è svolta a Roma di aver "In più occasioni auspicato un Privacy Shield con la Cina, per garantire il rispetto di alcune basilari condizioni di tutela del diritto alla protezione dei dati (se non altro) dei cittadini europei.

Il suo discorso, tenuto nell'ambito del convegno: “Spazio cibernetico, bene comune” ha inteso spiegare come "In un contesto in cui ciascun oggetto di uso quotidiano può rappresentare il canale d’ingresso di potenziali attacchi informatici e in cui, quindi, le fonti di rischio si moltiplicano a dismisura, sia indispensabile fare della protezione dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture l’obiettivo prioritario delle politiche pubbliche, perché da questo dipende la tutela della persona ma anche la sicurezza nazionale”.

I fattori di rischio legati al 5G 

"Un simile accordo necessiterebbe di una revisione radicale del sistema giuridico cinese, tale da escludere, in particolare, il prelievo sostanzialmente illimitato, da parte del Governo, dei dati nella disponibilità delle aziende. Tuttavia la dimensione e l'incombenza dei rischi per la sicurezza dei nostri paesi non consentono nè inerzia nè, tantomeno, rassegnazione", ha proseguito Soro.

Raffaele Volpi, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) gli fa eco: "Nella competizione mondiale per il 5G dobbiamo stare attenti che le reti non diventino un mezzo per acquisire il bene immateriale che sono i dati e le profilature".

Tra i fattori di rischio legati proprio al 5G sono da conseiderare proprio i rischi connessi alla fornitura di tecnologia da parte di aziende cinesi  che, in un contesto di dirigismo anche economico vedono imposta dal Governo una cooperazione che prevede la fornitura di pezzi importanti del proprio patrimonio informativo. Questo ha implicazioni rilevanti sul piano della sicurezza nazionale.

In una simile prospettiva è quindi da auspicare con fermezza un Privacy Shield con la Cina, per garantire il rispetto di alcune basilari condizioni di tutela del diritto alla protezione dei dati se non altro dei cittadini europei.

  

   



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