Nel 2023 gli attacchi informatici sono aumentati del 12%. Secondo il Clusit, l’anno scorso è stata rilevata mensilmente una media di 232 attacchi, con un picco massimo di 270 ad aprile. In Italia è andato a segno l’11% degli attacchi gravi registrati a livello globale, ancora in crescita rispetto al 2022. Gli attacchi si stanno concentrando sugli ambienti ibridi, puntando sulle aziende che detengono una parte dell’infrastruttura in cloud e una parte on-premise, perché questa dualità genera complessità.
Aumenta anche la concentrazione di attacchi diretti contro le identità, che fanno uso di social engineering e vulnerabilità di tipo zero day per avviare movimenti laterali all’interno della rete aziendale. Gli attuali metodi di rilevamento e la risposta agli attacchi ibridi si stanno rivelando fallimentari, ma, contrariamente alla tendenza attuale, aggiungere altri strumenti che generano più avvisi non è la risposta. Serve piuttosto un nuovo approccio alla sicurezza, che permetta di rispondere in modo rapido ed efficace alle minacce.
Massimiliano Galvagna - Country Manager per l’Italia di Vectra AI - prosegue questa analisi nel suo articolo.
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(Fonte immagine: www.cybersecurity360.it)
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