WASHINGHTON - Sono le “Tre leggi della robotica” di Isaac Asimov - un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno; un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contrastino con la Prima Legge; un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e/o la Seconda Legge – i principi a cui la Federal Aviation Administration si ispira per elaborare le linee guida finalizzate a disciplinare il futuro traffico di Unmanned Aircraft Systems (UAS).
I cosiddetti “droni” (piccoli velivoli senza pilota) entro il 2015 potranno volare sui cieli degli Stati Uniti ed essere di supporto alle forze dell’ordine. Dotati di fotocamere e videocamere, sorvoleranno strade e città, e andranno ad aggiungendosi ai sistemi di videosorveglianza che sulla terra, presenti ormai ovunque. L’Association for Unmanned Vehicle Systems International (AUVSI), la lobby dei costruttori di droni ha dichiarato che quelli per uso civile avranno un’etica e, parafrasando proprio le Leggi della robotica citate, si atterranno a un codice basato su tre regole di condotta: Safety, Professionalism, and Respect, sicurezza, professionalità e rispetto.
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