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Pubbliche manifestazioni: tecnologie di sicurezza

14/05/2018

MILANO - Dopo i fatti di Torino del 3 giugno 2017, quando migliaia di tifosi che assistevano all’ultimo atto della Champions League proiettato su uno schermo gigante in piazza San Carlo sono stati protagonisti di un episodio di panico collettivo che ha provocato ben 1.527 feriti (3 dei quali gravi, uno successivamente morto), il Ministero dell’Interno ha emesso tre circolari ed una direttiva in materia di governo e gestione delle pubbliche manifestazioni, rispettivamente in data 7 giugno, 19 giugno e 28 luglio 2017. Si è corso ai ripari a posteriori per evitare il ripetersi di eventi simili.

Per la cronaca: pare che nella piazza fossero presenti ben 30.000 persone e che ad un certo punto, forse per la paura generata dallo scoppio di un petardo, o dal lancio di uno zainetto sopra la folla, le persone abbiano iniziato a correre per uscire dalla piazza. Si è così generata una crisi di panico collettivo, amplificata rapidissimamente da altri eventi collaterali, quali il cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo nel centro della piazza ed il crollo di altre strutture sotto la pressione della folla, come la vetrata del Caffè Torino poco distante, che hanno portato in pochissimo tempo all’esito descritto.

La lettura dell'articolo di Sergio Bedessi - Presidente CEDUS (Centro Documentazione Sicurezza Urbana e Polizia Locale), Comandante Polizia Municipale di Pistoia, già comandante in varie città italiane, autore di libri ed articoli in materia di sicurezza urbana, docente e formatore - può essere proseguita al link seguente:

https://www.secsolution.com/articolo.asp?id=588



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