venerdì, 19 aprile 2024

W la Privacy

W la Privacy

Oltre 70 mila gli esperti di data protection necessari in Italia nei prossimi anni

14/10/2015

MILANO - Sono potenzialmente oltre 70 mila i profili professionali del settore privacy che il mercato richiede per la protezione dei dati. Anche se nell'orientamento generale del Consiglio UE non appare l'obbligo di designare un responsabile, il rischio economico sulla sicurezza digitale fa sì che siano le stesse imprese a ricercare esperti per tutelare i dati. L'OCSE ha infatti definito la sicurezza digitale dei dati un rischio economico e sociale rilevante.

Aziende ed enti si stanno attivando non solo in vista dell'imminente approvazione del Regolamento Europeo, prevista per inizio del 2016, ma anche in funzione delle più urgenti esigenze di mercato. Si sta concretizzando la Norma UNI sui profili professionali del settore privacy, sollecitata da Federprivacy fin dal 2013. I lavori con la riunione insediativa si sono svolti a Roma il 13 ottobre presso la sede AgID.

Sottolineando come la prima versione della proposta di Regolamento UE non adottasse criteri obiettivi, visto che secondo i dati Istat, le sole aziende che operano nel settore dell'ICT in Italia sono più di 75mila con 456 mila addetti, il presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi, ritiene che sia “da scartare l'ipotesi che gli operatori scelgano se prevedere o meno nella propria struttura un privacy officer semplicemente in base al fatto che sia un obbligo a prescriverlo, senza fare prima un'attenta valutazione dei rischi e dei vantaggi. Dati alla mano, possiamo quindi valutare che non meno di 70mila esperti di data protection saranno necessari in Italia nei prossimi anni."

Le professioni della protezione dei dati saranno un tema al centro del 5° Privacy Day Forum, il 21 ottobre a Roma. In questa occasione Federprivacy presenterà anche i risultati della ricerca “I profili professionali sulla privacy e il nuovo Regolamento Europeo”.

 


maggiori informazioni su:
www.federprivacy.it



Tutte le news