ROMA - Costi percepiti come troppo elevati, ingombro delle macchine talvolta eccessivo o antiestetico, consumi energetici ritenuti poco sostenibili, modalità di installazione vissute come troppo complesse o troppo lunghe da apprendere, e infine timore di violare le normative. Queste ed altre perplessità fanno sì che le tecnologie di sicurezza legate ai nebbiogeni coprano ora solo uno stimato 1-2% del mercato italiano degli impianti di sicurezza. Peccato, perché in alcuni paese esteri, in particolare nel Nord Europa, queste tecnologie hanno fatto letteralmente il botto. Ma le cose potrebbero presto cambiare, perché questi presunti ostacoli sono stati già superati dall’evoluzione tecnologica e spesso rappresentavano già in origine dei falsi problemi. Per leggere l'articolo integrale: http://www.secsolution.com/articolo.asp?id=300
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