Mancano solo due settimane alla prima delle due prossime tappe del tour di Assosicurezza: “La sicurezza del Made in Italy”. Il 24 ottobre, infatti, l'iniziativa itinerante si fermerà nella capitale, per poi essere a Napoli, il 25 ottobre.
Anche nell'appuntamento a Roma i riflettori saranno puntati su affidabilità e innovazione, fattori strategici del settore della security, e sul concetto di Made in Italy, che anche in questo mercato deve far valere la sua forza e il suo valore.
Quello del Made in Italy è un fattore che Assosicurezza ha sempre ritenuto un asset strategico per l’utenza, per i progettisti, per chi integra e installa i sistemi. La pandemia da Covid e l’instabilità geopolitica hanno mostrato la fragilità di un sistema di approvvigionamento concentrato sul far east… è quindi davvero giunto il momento di far emergere questo aspetto con la dovuta... risolutezza.
I seminari - media partner dell'evento sono Secsolution Magazine e secsolution.com - si rivolgono a Progettisti, System Integrator, Installatori e Utenti finali, con l’obiettivo di fornire il know how per una corretta progettazione, realizzazione e utilizzo dei sistemi di sicurezza.
Un progetto completo, un appuntamento da perdere
La formula del Tour in diverse tappe è tanto impegnativa quanto accattivante e sta riscuotendo il successo auspicato, in termini di partecipazione e di interesse manifestato dai sempre numerosi partecipanti. Il progetto è ambizioso anche perchè molto approfondito: coniuga tecnologie, knowhow e persone per mettere a fattor comune competenze ed esperienze e proporre soluzioni di sicurezza complete, digitalizzare i processi per ridurre costi ed errori, includendo anche soluzioni di cybersecurity.
Franco Dischi, Segretario Generale di Assosicurezza, è ottimista, certo che il mercato sia "pronto".
"Anche aziende di ridotte dimensioni mostrano un livello di competenza e intraprendenza che le rende in grado di intercettare le opportunità non appena si creano e che sapranno quindi derivare da questo evento itinerante strumenti nuovi per affrontare le sfide del mercato: come far interagire le diverse tecnologie, come far dialogare le varie figure che operano nel settore, tenendo presenti normative e regolamenti tecnici per realizzare soluzioni a regola d’arte, integrando quindi tecnologie, competenze, persone e conoscenza delle normative”.
Le aziende sostenitrici
Cias Elettronica, Ermes Elettronica, Inim Electronics, Rise (Gruppo Benincà), Vimo elettronica.
Crediti formativi
“La sicurezza del Made in Italy” garantirà crediti formativi rilasciati da più enti. Si alterneranno alti esponenti dei gruppi di lavoro degli enti normatori (CEI, CEN, CENELEC, IEC) ed enti di certificazione per inquadrare la cornice normativa di riferimento.
• ICMQ bu CERSA, quattro crediti;
• Ordine dei Periti Industriali della provincia di Roma, quattro crediti;
• TUV SUD, quattro crediti.
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Corsi in programmazione riconosciuti per il mantenimento e la preparazione alla certificazione TÜV Italia
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