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“Il potenziale della tecnologia per processi di lavoro efficaci e sicuri”

28/04/2023

Si celebra in data in data odierna, 28 aprile, la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro, un tema putroppo sempre attuale, anche alla luce del fatto che che il bilancio provvisorio degli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 (Dati Inail) evidenzia un aumento del 25,7% rispetto all’anno precedente.  

Ascom UMS, fornitore di soluzioni informatiche per le aziende, ha per l'occasione reso noti i risultati di una ricerca sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, indagine che è stata condotta su 551 imprese italiane per analizzare il livello di digitalizzazione dei processi aziendali legati a questo aspetto.      

La ricerca, intitolata “Il potenziale della tecnologia per processi di lavoro efficaci e sicuri” è stata condotta dalla società di analisi NetConsulting Cube ed è incentrata sui settori dell’industria, del retail e della logistica. Sono stati analizzati diversi aspetti tra i quali: le principali fonti di pericolo identificate dalle imprese interpellate, il livello di utilizzo di soluzioni tecnologiche, la propensione all’investimento e le criticità nella gestione della sicurezza.

La ricerca mette in evidenza un dato significativo: soltanto 90 delle 551 aziende italiane interpellate impiegano la tecnologia per digitalizzare e automatizzare almeno uno dei processi aziendali legati alla sicurezza sul lavoro, quali ad esempio l’identificazione di situazioni di pericolo, il rilevamento di incidenti o la localizzazione di personale in solitario a rischio.

L’adozione di misure di sicurezza per la protezione del personale è una delle principali priorità aziendali secondo gli intervistati - sottolinea Patrich Villa, Head of Channel Sales di ASCOM UMS. Quasi due terzi delle imprese interpellate mostrano ancora scarsa consapevolezza dei vantaggi che la tecnologia può fornire sia in termini di riduzione del rischio per i lavoratori che di conformità alle normative e applicazione delle policy”.

Alcuni dati

Solo il 16,3% del campione totale di indagine ha digitalizzato e automatizzato almeno uno dei processi aziendali legati alla sicurezza sul lavoro. L’identificazione delle situazioni di pericolo è il processo caratterizzato da un maggior livello di automazione e digitalizzazione (9,8%). Seguono il rilevamento di incidenti (8,9%) e la localizzazione di personale in solitaria (3,3%).

E' chiaro però che la sola adozione di soluzioni digitali e automatizzate non sia sufficiente per gestire in modo efficace la sicurezza sul lavoro. Gli intervistati riconoscono e si stanno impegnando anche in ulteriori aree di azione, in particolare la valutazione del rischio (73,3%), corsi di addestramento sulla gestione delle emergenze e di primo soccorso (68,9%), l’utilizzo di dispositivi di nuova generazione per la protezione individuale (65,6%), la nomina di figure preposte (66,7%) piani di visite e controlli medici per il personale (65,6%), lo sviluppo di corsi di formazione (62,2%), infine il ricorso a consulenti per ispezioni periodiche (57,8%)

 

 

 

 


maggiori informazioni su:
https://www.ascom.com/it



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