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La cyber sicurezza al femminile

30/05/2022

In Italia i ruoli femminili nell'ambito della cyber security, contesto caratterizzato da una prevalente presenza maschile, sono molteplici. Lo rivela Women For Security Lab, che propone l’identikit della professionista di questo settore nel nostro paese, dimostrando come i ruoli al femminile non siano soltanto di natura tecnica. Figurano infatti anche impieghi nel marketing, in ambito commerciale, nei settori della ricerca e in ambito legale.  

Questa fotografia è l'esito di un’indagine iniziata meno di un anno fa e il cui obiettivo è stato quello di ottenere un'immagine definita di quanto avviene in Italia in questo specifico contesto. Il campione è costituito da 222 professioniste, quasi tutte di nazionalità italiana (98%), con un'età compresa tra i 26 e i 65 anni. L’indagine svolge un ruolo di monitoraggio, attraverso il Women for Security Lab, (WFS) una community di professioniste che operano nel mondo della sicurezza informatica in Italia.

Mentre in altri paesi anche a noi vicini viene costantemente monitorata l’evoluzione delle professionalità femminili nelle cosiddette materie ‘STEM’ e in maniera puntuale anche nella cybersecurity, mancava una delle Cyber Ladies italiane”,  sottolinea Cinzia Ercolano, fondatrice di Women for Security.

“Pensiamo sia fondamentale conoscere le caratteristiche delle figure professionali presenti nel nostro Paese - prosegue Ercolano - prima di tutto per poter fornire loro un supporto efficace, anche attraverso le attività di formazione e sensibilizzazione sulla cultura della sicurezza informatica proposte dalla nostra Community. In secondo luogo, auspichiamo che il nostro lavoro possa essere un punto di partenza per istituzioni e imprese che vogliano valorizzare le figure femminili che hanno acume, competenze e passione per il loro lavoro, ma che ancora oggi faticano ad emergere, in un momento in cui le figure professionali nella cyber security risultano tra le più richieste in assoluto”.

Una professionalità eterogenea

La community seguirà tendenze ed evoluzione del settore al femminile. Le risposte fornite indicano che le “cyber ladies” italiane sono nel 55% dei casi laureate; circa un terzo (31%) ha conseguito una formazione post-laurea specifica, i cui oneri nel 37% dei casi sono stati sostenuti dal datore di lavoro (formazione autofinanziata nel 32% dei casi). Per quanto riguarda il periodo di impiego nel mondo della sicurezza informatica, questi sono molto vari: il 26% lavora in questo ambito da 1-3 anni, mentre il 17% se ne occupa da oltre 10 anni; il 16% da 3-5 anni e il 13% da 5 a 10 anni.

La maggior parte (44%) è impegnata nell’ambito tecnico della Cyber Security; il resto si divide tra marketing (10%), funzioni commerciali (7%), di amministrazione di sistema (7%), di ricerca (5%), ambito legale (5%), project management (4%), divulgazione (3%), amministrazione (2%), comunicazione (2%) e altre funzioni rappresentate in misura minore.

 



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