Vectra AI, azienda specialista nel rilevamento e nella risoluzione delle minacce informatiche, ha di recente reso noti i risultati di un'indagine - il Security Leaders Research Report - che evidenzia come le organizzazioni stiano oggi affrontando minacce informatiche complesse e del tutto nuove. All’indagine hanno preso parte 200 decision maker del mondo IT e della sicurezza, che lavorano in organizzazioni con più di mille dipendenti nel Regno Unito.
L’89% dei rispondenti è ormai certo che le strategie tradizionali fin qui usate non siano più in grado di proteggere le infrastrutture dalle nuove minacce e ritengono che occorra un nuovo approccio per rilevare e fermare gli attacchi, che superano le difese delle attuali strumentazioni. “La trasformazione digitale spinge il cambiamento a un ritmo sempre più rapido. Eppure, le aziende non sono le uniche a innovare: anche i cyber criminali lo stanno facendo”, commenta Massimiliano Galvagna, Country Manager per l’Italia di Vectra AI (in foto).
Alcuni dati di interesse
Il 76% dei leader della sicurezza ha acquistato strumenti che non si sono rivelati all’altezza delle promesse – scarsa integrazione, mancato rilevamento di attacchi moderni e mancanza di visibilità sono le tre ragioni principali dei fallimenti citati dai manager.
Il 69% pensa che la propria organizzazione potrebbe aver subito una violazione senza che il team di sicurezza se ne sia accorto – un terzo del campione lo ritiene “probabile”.
Il 90% do chi ha risposto sostiene che i recenti attacchi di alto profilo hanno spinto il consiglio di amministrazione a iniziare a prendere nella dovuta considerazione la sicurezza informatica.
Oltre la metà, il 69%, è convinto che i cyber criminali stiano scavalcando gli strumenti attuali e che l’innovazione in materia di sicurezza sia indietro di anni rispetto agli hacker.
Il 54% delle persone coinvolte investe sul rilevamento tanto quanto sulla protezione (se non di più), suggerendo un cambiamento positivo e l’abbandono di una mentalità preventiva.
Occorre una cultura proattiva
"Con un panorama della sicurezza in rapida evoluzione e sempre più complesso, gli attaccanti sono in vantaggio più spesso di quanto si creda. Ciò significa che i leader della sicurezza devono adottare un approccio innovativo che ruoti attorno al rilevamento e alla risposta, allontanandosi dalle strategie preventive”, conclude Galvagna. “Questo nuovo approccio alla sicurezza può creare le giuste condizioni per una gestione efficace del rischio informatico, ma, affinché il più ampio settore della sicurezza abbracci questa cultura proattiva, occorre maggiore comunicazione e consultazione tra consigli di amministrazione ed enti regolatori, per assicurare che tutte le parti siano sulla stessa lunghezza d’onda”.
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