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Decreto Ristori: misure urgenti a sostegno delle imprese e dei lavoratori

05/11/2020

ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge, denominato Decreto Ristori, che introduce nuove misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, in materia di giustizia e sicurezza connesse alla pandemia causata dal COVID-19.

Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte per contenere la diffusione del virus.  Sarebbe allo studio anche un meccanismo per aiutare in automatico, senza esigenza di nuovi decreti, l'eventuale chiusura di esercizi commerciali di regioni che dovessero salire di categoria in futuro.

La platea sarà più ampia e saranno stanziate anche cifre più elevate, altri 2 miliardi di euro. Il decreto Ristori bis replica il meccanismo del Ristori uno, varato la scorsa settimana: prevede contributi a fondo perduto, la cancellazione della seconda rata dell’Imu, la conferma delle detrazioni fiscali sugli affitti oltre a Cig e decontribuzioni.

Si aggiungeranno nuovi codici Ateco relativi alle attività, per sostenere anche a i soggetti esclusi dal Decreto 1 e quanti sono interessati da nuove chiusure.

Per le aziende

Indichiamo ora le principali misure introdotte dal Decreto Ristori, le misure che possono essere di interesse per le aziende.

Contributi a fondo perduto - Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con  la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza. L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

Proroga della cassa integrazione - Con un intervento da 1,6 miliardi complessivi, vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle costrette alla chiusura o alla riduzione delle attività economiche.

È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.

Esonero dal versamento dei contributi previdenziali - Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari: al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%; al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%. 

Credito d’imposta sugli affitti - Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Cancellazione della seconda rata IMU - La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.


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www.assistal.it



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