Proposto in ambito europeo un aggiornamento della direttiva in tema di protezione dei dati

BRUXELLES - E' stata proposta in ambito europeo l'approvazione di un aggiornamento della direttiva in materia di protezione dei dati personali, una proposta di riforma che potrebbe essere valutata a Bruxelles già a fine gennaio 2012. Le modifiche che potrebbero essere apportate alle disposizioni normative non consentirebbero alle aziende che hanno la propria sede principale negli Stati Uniti di fornire alle autorità USA informazioni personali riguardanti i cittadini europei. Il tema è di particolare attualità ed è già stato preso in esame a Bruxelles dopo che nei mesi scorsi Google e Microsoft ammisero di aver messo a disposizione i dati memorizzati nei loro rispettivi data center europei alle autorità statunitensi. Il Commissario Europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, Viviane Reding, di concerto con Ilse Aigner, ministro tedesco che si occupa di tutela dei dati, hanno presentato nuovi piani, il cui obiettivo è quello di dare vita a una nuova direttiva, "su misura" per i servizi in the cloud.

Il provvedimento apporterà ampie modifiche alle norme vigenti dal 1995 e "avrà un impatto profondo sulle modalità con cui gli aspetti legati alla privacy vengono trattati nell'Unione Europea così come oltre i suoi confini" - hanno affermato Reding e Aigner, le quali ritengono che le aziende che indirizzano i loro servizi ai consumatori europei dovrebbero essere soggette alle regole comunitarie per quanto concerne il trattamento dei dati personali. Diversamente, queste stesse società non dovrebbero avere titolo per fare business nel mercato europeo. Le nuove regole potrebbero essere estese ai social network che poggiano su un'infrastruttura esterna all'Unione ma i cui utenti sono anche cittadini residenti sul territorio europeo.

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