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“La videosorveglianza e gli enti locali", un volume rivolto alle amministrazioni comunali

19/10/2011

VERONA - Il Garante per la protezione dei dati personali si è recentemente pronunciato in senso limitativo sull'uso di telecamere di sorveglianza poste in luoghi pubblici. Ne consegue che molti comuni faticano a trovare un equilibrio tra le limitazioni poste a tutela della privacy e una crescente e sempre più diffusa esigenza di sicurezza. Tre comuni veneti - Verona, Garda e Peschiera - che hanno installato telecamere anche sui cavalcavia, davanti alle scuole e in altri luoghi pubblici e che sono i primi comuni in videorete della provincia, hanno unito le loro forze per stampare un manuale sulle modalità d'utilizzo del sistema di videosorveglianza. L'obiettivo è quelli di fare chiarezza sul tema e invogliare le amministrazioni comunali veronesi a mettersi in rete. Gli aspetti di "conflitto" fra i limiti al trattamento dei dati e la sicurezza, ottemperando gli ultimi adempimenti normativi, è stato studiato dagli esperti dei comuni e della polizia provinciale. Ne è esito un vero e proprio vademecum per le polizie locali, presentato in Provincia nei giorni scorsi e che sarà consegnato agli amministratori dei 99 Comuni scaligeri. La Provincia vuole fornire agli operatori una guida semplice e completa, che permetta un'interpretazione univoca e corretta delle regole stabilite dal Garante per la protezione dei dati personali, con un testo che chiarisca le regole da applicare perché i sistemi di videosorveglianza tutelino la sicurezza ma anche la privacy dei cittadini.

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