giovedì, 28 marzo 2024

Articoli

Smart lock: controllo accessi a portata di smartphone

22/09/2021

di Robertodino Sebastiano Leita - International Presales Engineer ZKTeco Italia

L’universo tecnologico delle chiusure elettroniche intelligenti, esploso nei primi anni 2000 in risposta all’esigenza di fornire un’alternativa economica e semplice da installare rispetto ai tradizionali sistemi industriali di controllo accessi, ha visto nel 2020 il presentarsi di un’ulteriore opportunità di crescita per via della pandemia.

Una descrizione completa di un sistema di Smart Lock, infatti, verte su tre componenti:

• la serratura (tra i tipi più diffusi troviamo quelle di tipo magnetico ed elettromeccanico)

• il sistema di gestione (app o software desktop)

• le credenziali di accesso (codici PIN, schede RFID, impronte digitali, codici QR, ecc…)

L’opportunità recente sorge proprio nell’ambito delle credenziali, che hanno subito un notevole revamp sia per quanto riguarda l’uso dello smartphone, sia nella direzione del RFID già perlustrata in passato. In entrambi i casi, la parola d’ordine oggigiorno è senza dubbio una: contactless. Ciò detto, il panorama moderno di questa nicchia è soprattutto figlio dell’evoluzione storica della seconda componente citata, ossia il sistema di gestione; un’evoluzione che ha preso forma sia nel settore industriale sia in quello civile in modo interconnesso.

I sistemi offline

Il primo tipo di sistema elaborato dal settore, il “sistema offline”, consta di un software di programmazione installato su desktop, il cui scopo principale è quello di permettere la scrittura di una scheda maestra che trasferisce tutte le informazioni relative a utenti e privilegi alle singole Smart Lock una volta che queste vengono sottoposte alla sua lettura. In altre parole, la comunicazione della programmazione alle varie serrature non avviene direttamente dal software, ma si avvale delle schede maestre affinché i permessi d’accesso raggiungano i lettori (i quali risultano essere, appunto, non direttamente collegati al software e quindi “offline”).

Limiti ed evoluzione

Un meccanismo innovativo per la sua epoca, ma che oggi si scontra con la dura realtà delle dimensioni del settore alberghiero, ove è frequente dover gestire decine o centinaia di stanze, e che rende pertanto impraticabile l’idea di obbligare un receptionist a recarsi presso una stanza ogni volta che sorge la necessità di registrare un nuovo utente o sostituire una scheda smarrita. Successivamente, con l’avanzare di Internet e delle capacità produttive delle aziende manifatturiere, diventa concreta la possibilità di dotare ciascuna serratura di un’unità TCP/IP, rendendola capace di comunicare direttamente con il software emulando una centralina. Una prospettiva comoda, ma che non convince soprattutto sotto il profilo economico.

Smartphone

Più recentemente abbiamo assistito alla nascita degli smartphone e delle relative app. Ormai ce n’è per tutti i propositi, e tra questi non poteva mancare la sicurezza: oltre ai sistemi TVCC e impianti antintrusione, il controllo accessi si è fatto spazio approfittando fin da subito dei protocolli di comunicazione tipici dello Smart Home, come Zigbee, Bluetooth e Z-Wave. Ecco quindi che, iniziando dal residenziale, il prodotto Smart Lock ha potuto finalmente offrire una connessione fruttuosa al software o app di gestione.

Gateway

Tutto risolto? Non esattamente, giacché il controllo “uno a uno” tra app e Smart Lock tanto caro all’utilizzatore finale non risulta esattamente facile da proiettare al settore industriale. A che distanza posso stabilire una comunicazione tra telefonino e serratura? A quanti telefonini alla volta posso dare permessi di controllo ad una stessa serratura? Se viene smarrito lo smartphone su cui era stata installata l’app, è ancora possibile annullare l’associazione tra quest’ultimo e la Smart Lock?

Domande che hanno trovato una risposta chiara con l’introduzione di un elemento intermedio tra rete e serratura: il Gateway

Sistemi online

Vincolando una o più Smart Lock al suddetto elemento attraverso uno dei protocolli di cui sopra, è poi compito del Gateway collegarsi alla rete (tipicamente via cavo Ethernet) per dare al software una visione in tempo reale delle serrature. Idem per la programmazione di utenti e credenziali; diretta, rapida e priva di spostamenti onerosi. Aggiungeteci l’installazione di un software dotato di modulo di comunicazione con i Gateway e, magari, una sezione di gestione delle prenotazioni che può essere condivisa in rete locale con i clienti per fornire loro le credenziali di accesso su telefonino connesso via WiFi: assistiamo così alla nascita dei “sistemi online”.

Contactless

Laddove alcuni tipi di credenziali biometriche continuano a incontrare la resistenza delle legislazioni locali, il più esteso concetto del contactless ha recentemente messo d’accordo tutti. Combinandone i vantaggi con le comodità offerte dai sistemi online, la direzione del mercato delle Smart Lock per il futuro sembra più chiara che mai.


maggiori informazioni su:
www.zkteco.eu/it



Tutti gli articoli