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Tendenze della sicurezza in Italia nell’era pandemica

17/09/2020

di Shiladitya Chaterji - Principal Analyst presso Markets and Markets   

L’OMS riporta 246.488 casi confermati di COVID-19 in Italia, 35.123 dei quali con esito purtroppo letale. Per l’ISTAT il 34% del sistema produttivo italiano ha risentito negativamente della pandemia e sono state sospese le attività di 2,2 milioni di aziende, che rappresentano il 49% dell’economia del paese; circa il 65% delle realtà che si occupano di export ha chiuso i battenti. Sono stati colpiti 385.000 lavoratori per la chiusura di diverse imprese e per l’impatto negativo del COVID sulle PMI, che producono circa un terzo della ricchezza del paese. La somma di questi fattori ha contratto l’economia italiana per valori percentuali che oscillano tra l’8 e il 10% nel 2020. Inoltre le minacce interne, come le violazioni della sicurezza tramite reti informatiche (IT) e sistemi di dati di organizzazioni o agenzie governative, hanno avuto un impatto drastico sulla sicurezza del paese. Non meno importanti le minacce esterne di attacchi terroristici, rotte commerciali non sicure, traffico di droga, armi e esseri umani. In questo quadro, come si comporta il mercato della sicurezza fisica?

La videoanalisi è in Italia l’applicativo più diffuso dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito della sorveglianza. I produttori di OEM hanno integrato algoritmi di analisi video nelle telecamere e in altri dispositivi di sicurezza e stanno spingendo gli installatori a promuovere l’uso di sistemi di sorveglianza abilitati all’intelligenza artificiale nel settore sicurezza. Gestione dell’identità fisica, sistemi di riconoscimento facciale, blockchain nella sicurezza, sistemi di identificazione dei veicoli e sistemi avanzati di conteggio delle persone sono solo alcune delle tendenze emergenti nel paese.

Investimenti interessanti

A Maggio 2020, in piena pandemia, Microsoft ha annunciato un investimento di 1,5 miliardi di dollari per lo sviluppo di tecnologie digitali in Italia. Si tratta di un piano di investimenti quinquennale atto a soddisfare la necessità di sicurezza emerse nelle infrastrutture critiche e l’ottemperanza alle normative.

Sempre a Maggio scorso, il completamento del nuovo ponte high-tech a Genova, che rimpiazza quello tragicamente crollato un anno fa, dovrebbe riaprire opportunità di investimento nei piani di sviluppo infrastrutturale del paese dopo un lungo periodo di recessione. Il governo ha dichiarato che strade, ponti e ferrovie necessitano di lavori di ristrutturazione e ha affermato che aumenterà il deficit di bilancio di 55 miliardi di euro per progetti di sviluppo che includono settori trainanti come edilizia, green economy e connettività.

Cresce la domanda di sicurezza

La forte crisi socio-economica provocata dalle minacce sia interne che esterne ha elevato in modo significativo la richiesta di sicurezza, intesa come limitazione dell’accesso fisico di persone non autorizzate a strutture per prevenire danni a hardware, software, infrastrutture di rete e altre risorse di valore. Ci riferiamo quindi a soluzioni atte a proteggere le informazioni di strutture fisiche, come campus, edifici, banche e uffici da minacce fisiche interne o esterne, come disastri naturali, incendi, furti, rapine, atti vandalici e attacchi terroristici.

Crescono furti e rapine

Durante il lockdown, solo i negozi di alimentari e le farmacie erano aperti: ora il paese deve affrontare I rischi e le minacce legati alla pressione finanziaria, in sostanza ora la sfida è sopravvivere alla crisi. Si sono verificati casi di furto nei supermercati e rapine: le forze di polizia chiedono quindi di installare sistemi di sorveglianza e controllo basati su videocamere, allarmi antintrusione o sistemi di controllo accessi. A luglio 2020, alcuni agenti sono stati arrestati per aver aiutato le mafie a far entrare una partita di droga nella città di Milano per conto di spacciatori senza scrupoli. La polizia sta quindi prendendo nuove precauzioni per controllare la situazione, a partire dall’installazione di sistemi avanzati di videosorveglianza e di sistemi di scansione.

E oggi?

Ora che I casi di contagio sono in netto calo, e dando per assunto che non si verificherà una seconda ondata pandemica, è lecito ipotizzare che la sicurezza fisica venga avvertita da istituzioni e privati come una priorità imprescindibile in Italia. Ci si attende quindi che le PMI aumentino le misure di sicurezza della loro rete e dei loro sistemi fisici integrando soluzioni avanzate e si prevede che registrino il tasso di crescita più rapido nei prossimi anni. Industria, settori bancario, dei servizi finanziari e assicurativi (BFSI) e del commercio al dettaglio dovrebbero registrare il più alto tasso di crescita nell’era post-COVID.

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