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Alimentare correttamente le telecamere: un aspetto fondamentale

24/08/2015

Sembra un argomento scontato ma in realtà, con le giuste soluzioni, si possono ottenere risultati efficienti e funzionali, tanto semplici quanto a portata di mano. Quini, ben venga parlare di alimentazione di telecamere.

Alimentazione telecamere in esterno

In questi casi è molto più sicuro e corretto in termini normativi utilizzare basse tensioni, magari anche in alternata a 24 V: nessuna esigenza di messa a terra di strutture e pali, nessun problema di isolamento elettrico, di sezionamenti salvavita e massima sicurezza. Si parte da trasformatori a più secondari isolati o a secondario unico, in base alla scheda di stabilizzazione che si decide di localizzare sulla telecamera. Suggeriamo W-AC-4012 in caso di più secondari isolati o Vantage, stabilizzatore anti Ground Loop nel caso di secondario unico. Garantiscono cadute di tensione ininfluenti, telecamere isolate e protette da sovratensioni sulla linea di alimentazione e tensioni corrette per i led degli illuminatori all’infrarosso.

Mai più righe orizzontali

Se poi, qualunque sia la soluzione adottata, accade che quando si accendono gli illuminatori la tensione di fine linea si abbassa sotto la soglia dei 12V e compaiono righe e picchi sulla visione, allora la scelta ideale è Vantage, lo stabilizzatore che è in grado anche di elevare la tensione e riportarla a 12V! E ancora, se si trovano sullo schermo delle righe e fasce grigie in lenta rotazione, Vantage consente una diagnosi e una soluzione immediate e sicure: basta staccare l’alimentazione a 12V dalla telecamera e interporre Vantage. Questo stabilizzatore è infatti in grado di dare 12V stabilizzati in uscita anche con la stessa tensione, o inferiore, in ingresso. Se con questo collegamento i disturbi sullo schermo scompaiono, allora si potrà affermare con certezza che l’impianto è soggetto a problemi di Ground Loop e il problema sarà già risolto!

Consideriamo anche che tutte le soluzioni sono applicabili non solo alle telecamere analogiche, ma anche alle HD e alle telecamere IP, considerando che normalmente anche queste hanno un ingresso locale di alimentazione a 12V. Pensiamo proprio a queste ultime: su tratte particolarmente lunghe anche il POE, soluzione in sé comoda ed efficiente, può non bastare a causa della caduta lungo il cavo UTP che porta anche l’alimentazione. E cosa possiamo fare se vogliamo un'alimentazione con qualche ora di autonomia in caso di mancanza della tensione di rete? La soluzione del gruppo di continuità, per essere economica, impone gruppi da PC, con batteria interna da 7 Ah: il che significa solo qualche decina di minuti di autonomia. Seguiamo quindi le soluzioni che propongono la batteria in tampone.

Tensione stabilizzata indipendente dalla batteria

Alimentatori per sistemi di allarme, batterie caricate a 13,8V con capacità fino a 70Ah, disponibili anche soluzioni certificate EN50131-6 con supervisione e test di batteria. Alimentatore centralizzato  e un Vantage come adattatore e stabilizzatore di fine linea per ogni telecamera: come risultato, una tensione stabilizzata indipendente dallo stato di carica della batteria, compensazione della lunghezza di tratta e soluzione anti Ground Loop.

Per tratte lunghe

Alimentatore a 27 V disponibile anche con certificazione EN 54 per la supervisione e il test di batteria, stabilizzatore di tensione W-AC-4012 a fine linea per ogni telecamera. Soluzione consigliata per tratte particolarmente lunghe, dove la tensione di fine linea può perdere anche alcuni Volt; la soluzione può arrivare ad erogare fino a 10A a 12V e dispone di stabilizzatori di tensioni ad alte correnti in grado di alimentare, dalla stessa fonte in batteria, anche il videoregistratore.

Pronta all'uso

È la soluzione “pronta” più semplice: UA-1370TVBAT, alimentatore carica batteria a 13,8V e 6,9A con a bordo 8 uscite stabilizzate a 12V per le telecamere e/o il videoregistratore. La tensione è stabilizzata a 12V indipendentemente dallo stato di carica della batteria; 4 led e un relè forniscono tutte le informazioni utili per una diagnosi sull’alimentazione e sui fusibili di uscita. È possibile impostare sulla tensione di uscita una compensazione per la caduta di tensione di linea di cui, in questa applicazione, occorre tenere conto.

Tutte le soluzioni in batteria sono in grado di fornire autonomie a partire da 3 ore nelle peggiori condizioni. Queste soluzioni sono applicabili alle installazioni di videosorveglianza montate sui pali dell’illuminazione pubblica. Il servizio di assistenza di Wolf Safety è a disposizione per le verifiche dimensionali di alimentatori e batterie in funzione dei carichi.      

 


www.wolfsafety.it

 



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