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Termocamere per proteggere il perimetro di un parco solare in Romania

20/02/2014

Stato di fatto ed esigenze del committente

I parchi fotovoltaici sono soggetti a vandalismi, sabotaggi e terrorismo. Sulla base di una comprovata esperienza nella protezione dei perimetri in tutta la Spagna, Omega Seguridad, società spagnola specialista della sicurezza, ha messo a disposizione le proprie competenze per progetti di parchi solari in altre nazioni europee: Portogallo, Francia, Italia e Romania. Per un nuovo parco solare situato a Sebis, Arad, Romania, Omega Seguridad ha installato 22 termocamere a protezione dei perimetri. Il nuovo parco solare - il più grande della nazione e uno dei più grandi d’Europa - è sviluppato da Bester Generación, leader nel mercato delle energie rinnovabili, specializzata nella promozione, costruzione, operatività e manutenzione di infrastrutture per la produzione di energie pulite. Il parco si estende su 200 ettari di terreno e include circa 72.000 pannelli fotovoltaici, per un ammontare di 15 MW di potenza. Il nuovo impianto solare dovrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di circa 100.000 persone. Il perimetro totale, incluse due aree confinanti, con un’estensione approssimativa di 2,1 Km, è coperto da un totale di 22 termocamere (una media di una termocamera ogni 190 metri).

La Tecnologia messa in campo

Per questo progetto, Omega Seguridad ha utilizzato FLIR Serie SR, una serie di termocamere per la sorveglianza che garantisce immagini termografiche di alta qualità in ogni condizione ambientale, sia notturna che diurna. Sono state utilizzate prevalentemente la termocamera SR-313 con lenti 35 mm e una risoluzione di 320x240, unitamente al modello SR-324 con lenti da 19 mm e una risoluzione di 320x240. La Serie SR di termocamere per la sicurezza assicura immagini ad alto contrasto ottimizzate, per ottenere il massimo dai software di analisi video. L’analisi video è stata fornita dall’azienda spagnola Davantis. Perché l'integratore ha scelto le termocamere e non la videosorveglianza tradizionale? Maggiore efficienza, minori falsi allarmi, risparmio energetico, costi complessivi inferiori sono tra le ragioni della scelta.


Nonostante i sistemi tradizionali TVCC siano infatti efficaci per applicazioni di sicurezza e sorveglianza, non sono però in grado di vedere nella completa oscurità, pertanto vanno integrati con un'illuminazione aggiuntiva che permetta alle videocamere di funzionare di notte fino a una determinata distanza. Le termocamere, invece, non necessitano di illuminazione e funzionano con la stessa accuratezza sia di notte che di giorno. Inoltre raggiungono distanze maggiori, quindi per proteggere un perimetro è sufficiente un numero inferiore di dispositivi. E sebbene una termocamera sia più costosa di una comune videocamera, l’investimento complessivo sarà comunque inferiore. Essendo infatti necessario un minor numero di unità, si ridurrà anche l'investimento per l’acquisto delle attrezzature necessarie a far sì che le termocamere funzionino correttamente e a far arrivare il segnale video sino allo schermo della control room. La termografia permette quindi di risparmiare sensibilmente sull’equipaggiamento e sulle opere civili. Omega Seguridad ha infine calcolato che il generale consumo di energia per un progetto con sistemi TVCC è superiore del 50% rispetto ad un progetto che prevede l’uso di termocamere: un risparmio notevole sulla bolletta elettrica dell'utente finale. Infine le termocamere offrono un’accuratezza più alta e generano meno falsi allarmi, creando così minore frustrazione e meno lavoro per gli operatori della control room.

La parola all'integratore

“Per distanze tra i 60 ed i 120 metri, sarebbero necessarie due videocamere convenzionali, contro una sola termocamera, con un costo equivalente per le attrezzature di entrambi i sistemi” - commenta Enrique Delgado Torres, ingegnere e project manager presso Omega Seguridad. “Per distanze tra 120 e 180 metri, per le quali occorrono tre videocamere convenzionali, le attrezzature associate ad ogni termocamera diventano più economiche. Distanze più lunghe renderanno il vantaggio ancora più consistente”.“Maggiore è il numero di curve di un perimetro, maggiore sarà il numero di postazioni per avere una visuale sufficientemente buona” - commenta Vicente Nanclares Ocio, direttore del dipartimento ingegneristico: “fortunatamente per noi, i parchi solari generalmente hanno forme squadrate, il che permette alle termocamere di vedere molto più lontano di 180 metri”.

“Non abbiamo più problemi correlati ai falsi allarmi dovuti alla luce” - prosegue Nanclares Ocio. “Talvolta le luci frontali delle automobili possono generare dei falsi allarmi, ma dal momento che le termocamere non sono influenzate dalla luce, non ne sono disturbate. Le termocamere ci permettono inoltre di vedere con più facilità attraverso la nebbia. Talvolta la nebbia può essere così densa che le tradizionali videocamere TVCC non riescono a vedere attraverso di essa.”

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