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Sfide e prospettive dell'Industria italiana più innovativa all'Assemblea di Federazione Anie

23/11/2016

MILANO - “E' per me un motivo di grande orgoglio e una responsabilità assumere questo incarico così prestigioso e presiedere una Federazione che rappresenta da oltre 70 anni l'industria più innovativa nel sistema manifatturiero italiano, dopo sei anni di Presidenza nel comparto automazione, così vitale e strategico per il successo delle imprese italiane”.

Con queste parole Giuliano Busetto, Presidente di Federazione Anie ha introdotto i lavori dell'Assemblea Pubblica, seguita a quella degli associati e che si è tenuta il 22 novembre scorso presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo a Milano. Il neo presidente ha innanzitutto voluto ringraziare chi lo ha preceduto e la “squadra” di vicepresidenti che lo affiancherà nel suo operato. 

Ne sono parte Guidalberto Guidi con delega a “Centro Studi e Relazioni Esterne”, Emilio Cremona con delega a “PMI e Rapporti istituzionali” e Andrea Maspero, con delega alla “Internazionalizzazione”. Si tratta di imprenditori di successo che sapranno interpretare le istanze delle tante imprese associate e mettere in campo iniziative per tutelare il settore e accrescerne il livello di competitività anche sui mercati esteri. Completano il team due manager di imprese multinazionali, competenti e radicati nel nostro Paese, Maurizio Manfellotto e Matteo Marini. A Manfellotto la delega su “Infrastrutture intelligenti” e a Matteo Marini la delega “Energia”, i due grandi temi che, con la Digitalizzazione del manifatturiero, rappresentato i driver strutturali per tutte le imprese associate.

Busetto è quindi entrato nel vivo della sua trattazione, offrendo ai presenti alcuni dati del contesto in cui la Federazione opera: 54 miliardi di Euro il fatturato aggregato, 29 miliardi di Euro le esportazioni, 14 miliardi di euro il saldo positivo della bilancia commerciale, 4% l'incidenza media del fatturato investito in attività di Ricerca e Sviluppo. Dall'analisi di questi dati emerge che, a differenza dell'anno 2015, che aveva visto un recupero di quasi tutti i comparti, il 2016 avrà andamenti differenziati, con alcuni comparti in flessione, come Cavi ed Energia, una stabilità di fondo per quelli legati al Building e un segno positivo per il settore dei trasporti ferroviari. In crescita più sensibile il comparto della Automazione Industriale, quello dei componenti elettronici e il comparto della Sicurezza, per il quale Busetto vede in futuro margini per un'ulteriore crescita. Un quadro eterogeneo si delinea anche per il 2017, con performance differenziate da parte dei vari settori e con l'auspicio, comfermato anche dalle parole del Presidente di Confindustia, Vincenzo Boccia, presente ai lavori, che “le misure di super e iper ammortamento del Piano Industria 4.0 consentano anche una robusta ripresa del mercato domestico.”

Il Presidente di Federazione Anie ha quindi subito rivolto lo sguardo al futuro, evidenziando i tre diversi driver su cui puntare e che si propone di focalizzare, con “entusiasmo, determinazione e passione”. “Il paese - ha proseguito - ha bisogno di un sistema infrastrutturale intelligente e ciò che lo rende tale è l'applicazione di una serie di tecnologie che ne consentano la massima sicurezza, funzionalità operativa, controllo e interconnessione.” Anie ha il dominio delle tecnologie innovative e smart nelle reti, nella mobilità e nelle città intelligenti. Il secondo driver è l'Energia, perché è innegabile che il settore energetico svolga un ruolo essenziale nella crescita dell'economia del paese. Busetto ha fatto un riferimento all'aspetto legislativo: ”siamo alla vigilia del varo di un pacchetto di direttive e Regolamenti europei – Il New Energy Market Design) che punta a promuovere produzione di energia decentralizzata, incrementare la produzione di rinnovabili e la loro integrazione in rete.

” La digitaliazzazione del manifatturiero è infine l'elemento cardine, identificato come il terzo driver, per rafforzare l'industria italiana. “Il futuro della Smart Factory – ha detto Busetto – passa attraverso la progressiva adozione di tecnologie come IoT, Cyber Security, Cloud Computing, Big Data, Analytics.” Il processo di trasformazione è in continua accelerazione e per questo è importante il ruolo svolto dalla formazione di nuove professionalità. Anie sarà quindi promotore di una forte azione di collaborazione verso le Università tecnologiche, come avviene in altri paesi europei."

Busetto ha concluso il suo intervento ricordando che Anie è stata sempre protagonista, lavorando con Confindustria e partecipando alla Cabina di Regia istituita presso il Ministero, che ha portato all'elaborazione del “Piano Industria 4.0” presentato recentemente dal ministro Carlo Calenda. Il piano, su cui si è soffermato in un intervento in diratta da Roma anche Stefano Firpo, Direttore Generale per la politica industriale, la competitività del Ministero dello Sviluppo Economico, contiene una serie di misure convincenti, dal credito di Imposta per la Ricerca e Sviluppo agli aiuti per le start up innovative, fino al rinnovo del super ammortamento dei beni strumentali al 140% e all'introduzione dell'iper ammortamento al 250% per gli investimenti privati su beni durevoli che risponderanno a dei criteri prefissati, equipaggiati con alcune tecnologie abilitanti.

L'Assemblea, che è stata chiusa da un breve ma denso intervento di Vincenzo Boccia, che ha posto grande enfasi sulla necessità di investimenti e sulla produttività come fattore determinante di competitività, ha consegnato infine ai presenti un messaggio di ottimismo. I Presidenti, Busetto e Boccia (insieme nell'immagine) hanno condiviso l'opionione che, con la spinta della base, ascoltando e promuovendo le esigenze delle 14 Associazioni di settore e  con le innovazioni apportate dalle 1200 imprese associate, si potrà creare valore e garantire un futuro positivo alla nostra società, contribuendo al successo dell'industria italiana, "perché i destini delle imprese - hanno entrambi affermato - saranno sempre più legati a quello del nostro Paese".

 

 

 


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