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Smart City Index: Bologna la città più smart d'Italia

13/04/2016

MILANO – La città più smart d'Italia? É Bologna, secondo quanto emerge dalla 3° edizione di Smart City Index, il rapporto di EY che analizza le 116 città capoluogo italiane utilizzando oltre 470 indicatori, classifica il loro sviluppo di reti e infrastrutture intelligenti, misurano la loro capacità di innovare e offrire servizi di qualità ai propri cittadini. Seguono al secondo posto Milano, anche grazie ad Expo, e Torino, scesa al terzo posto. Roma scivola dal 4° al 9° posto e in generale, anche se il panorama italiano risulta in ritardo rispetto alle principali città europee e mondiali, il grado di innovazione dei comuni capoluogo è in costante crescita.

Le Smart City sono resilienti, attrattive e competitive e rappresentano un volano per l’economia del Paese. Gli indicatori utilizzati da EY per stilare la classifica prendono in considerazione la capacità delle istituzioni di investire in servizi per i cittadini, l’esistenza di infrastrutture capaci di assorbire il cambiamento e l’abilità nel fornire alla comunità piattaforme integrate ed efficaci per l’erogazione dei servizi. Tra questi le infrastrutture per la diffusione della Banda Larga, i servizi digitali (infomobilità, scuola, sanità, turismo, @government), lo sviluppo sostenibile delle città (ambiente, reti energetiche, mobilità alternativa).

Il Sud del nostro paese mostra un ritardo strutturale. In 32esima posizione la prima metropoli del Sud, Napoli, e Lecce la prima città media al 52° posto. La maglia nera resta in Sicilia con i principali capoluoghi che, come nel 2014, si attestano in fondo della classifica. Cagliari al 33° posto guadagna 11 posti rispetto allo scorso anno, anche grazie alla forte informatizzazione delle scuole con l’81% delle aule connesse nella regione.

Le migliori performance sono mostrate dalle città medie: oltre 23 città tra il 4° e il 39° posto. Tra le piccole città si segnala Mantova, al 4° posto, con un balzo dal 35° nel 2014. L’ascesa digitale crea un nuovo paradigma tecnologico, grazie alla crescente diffusione delle IoT (Internet of Things), contribuendo così alla trasformazione dei consumatori italiani in prosumer e alla diffusione dell’economia della condivisione e della collaborazione: il 70% dei comuni capoluogo offre un servizio di sharing mobility e i dati sulla “Collaborative Economy” vedono l’Italia il 3° paese al mondo per case su AIRBNB.

 


maggiori informazioni su:
http://automazione-plus.it/smart-city-index-2016-italia-sempre-piu-smart_82572/



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