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Memoori: nella videosorveglianza serve avere le spalle larghe

05/05/2014

LONDRA (UK) - Uno dei trend più interessanti della videosorveglianza che stanno emergendo nel 2014 è rappresentato dal crescente consolidamento del mercato. A sostenerlo è Jim McHale, fondatore della società di ricerca e consulenza londinese Memoori, con la quale a&s Italy ha attivato un rapporto privilegiato di collaborazione per offrire in anteprima notizie e ricerche di mercato.

Fusioni e acquisizioni
Secondo McHale, sono ormai tanti i produttori del settore sottodimensionati rispetto agli obiettivi da raggiungere o che faticano a finanziare con i flussi di cassa i costi, sempre più elevati, legati all'R&D e al marketing. Ciò sta spingendo un numero crescente di operatori ad accordi di partnership o a vere e proprie fusioni e acquisizioni (M&A). Per fare un esempio, la fusione tra Vicon e IqinVision dimostra come nel mondo della videosorveglianza “la vita si stia facendo più dura anche per effetto della riduzione dei prezzi e del venir meno di diverse opportunità per le nicchie di mercato, sempre più spesso occupate dalle grandi corporation”.
La domanda globale resta forte, ma è in larga misura dominata dalla Cina e dagli altri paesi asiatici, dove a prevalere grandemente sono i produttori locali. Con il risultato che sui cosiddetti mercati sviluppati il tasso di crescita è di circa la metà.

Minori
investimenti
Negli ultimi 14 anni, sottolinea McHale, il tasso composto annuo di crescita delle operazioni di M&A nel settore della security fisica è stato del 7%, ma l’andamento, tutt’altro che lineare, ha conosciuto notevoli alti e bassi. Il ribasso più rilevante (- 48%) è stato registrato negli ultimi due anni: si è passati dai 9,847 miliardi di dollari di valore complessivo di tali operazioni del 2011 ai 5,030 del 2013. Secondo McHale, ci sono essenzialmente due fattori che spiegano questo trend: il primo è la mancanza di fiducia e/o di interesse da parte dei maggiori operatori nel compiere investimenti più consistenti nel settore; il secondo è che ci sono stati pochi acquirenti da parte di settori esterni – Difesa e IT in particolare. “Da soli, questi due elementi avrebbero potuto causare una contrazione ben superiore al 48%”, sottolinea McHale, “ma così non è successo grazie alle acquisizioni registrate nel segmento medio del mercato, popolato soprattutto da aziende specializzate nella security: benché il numero di queste operazioni sia diminuito tra il 2011 e il 2013, il loro valore individuale è aumentato”. McHale ha poi disaggregato la spesa in acquisizioni compiuta nel 2013 rispetto a dodici segmenti diversi, e ha scoperto che la videosorveglianza ha avuto il peso maggiore con il 19,44% (dal 14,8 del 2012). Nell’ultimo biennio, ad esempio,la sola Flir Systems ha effettuato tre acquisizioni (tra cui Lorex Technology), mentre Avigilon ne ha realizzate due (RedCloud Security e VideoIQ). Una dimostrazione di come aziende pur molto dinamiche e competitive debbano ormai puntare su acquisizioni strategiche per raggiungere gli obiettivi di crescita che si sono prefissate.

www.memoori.com

 



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