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Il futuro della videosorveglianza: telecamere con capacità cognitive

07/11/2012

NEW YORK - Grazie al supporto finanziario del governo statunitense, i ricercatori della Carnegie Mellon University hanno sviluppato un programma di ricerca finalizzato alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza in grado di riconoscere e segnalare i comportamenti umani sospetti e fuorilegge. Lo scopo della ricerca è quello di implementare le capacità cognitive nei dispositivi di videosorveglianza, così da renderli in grado di riconoscere – e quindi segnalare - comportamenti considerati anomali. É un italiano, Alessandro Oltramari, uno dei promotori del progetto, insieme a Christian Lebiere. L'idea è quella di realizzare videocamere con funzioni di videosorveglianza che sappiano individuare eventuali comportamenti strani, come quelli di persone che abbandonano borsoni sospetti per un periodo di tempo ritenuto anomalo, in ambienti, quali aeroporti e stazioni, a rischio di attentati. Simili dispositivi agirebbero attraverso una scomposizione in pezzi del filmato, e l'associazione di ogni frame a un verbo, capace di descrivere al meglio l'azione ripresa.

 

Il meccanismo alla base di questa interpretazione è di natura concettuale e semantica. Il dispositivo dovrebbe poter analizzare le riprese video e identificare le azioni contenute in una certa categoria, considerata abbastanza a rischio, e sollecitare il controllo in caso di comportamenti sospetti. Siamo quindi dinanzi a telecamere dotate di un'intelligenza artificiale, in grado di individuare gli oggetti presenti all'interno di una scena ripresa, ma anche di capire cosa sta avvenendo, azzardando quindi ipotesi predittive su quanto potrebbe accadere. Se ad esempio un soggetto si avvicina a una persona porgendole qualcosa, il sistema è capace di prevedere che l'altra persona manterrà l'oggetto. Un altro esempio: se qualcuno entra in un edificio a mani vuote e ne esce con una scatola in mano, il dispositivo sarà capace di definire che l'oggetto è stato raccolto proprio all'interno dell'ambiente. Simili dinamiche cognitive per la mente umana sono scontate, ma risultano davvero straordinarie se applicate a tecnologie. Il futuro della videosorveglianza è anche questo ed è meno futuristico di quanto si possa pensare.

 

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