Opere strutturali e infrastrutturali, progetti, eventi di valorizzazione del patrimonio storico-culturale e ora anche un innovativo sistema di videosorveglianza: il Parco Archeologico di Sibari, reso autonomo dal Mibact nel 2020, è stato teatro di un'autentica "rivoluzione".
Grazie al Direttore Filippo Demma (di recente nominato anche dirigente ad interim della Direzione regionale Musei Calabria) e a un grande lavoro di programmazione e presentazione dei progetti, di partecipazione ai bandi e di promozione dell’area archeologica, Sibari è stata infatti protagonista di una grande trasformazione.
Sicurezza in primo piano
Una delle novità più recenti, che rientra nei Progetti Pon Legalità in Calabria, riguarda l’installazione di un sistema di videosorveglianza all'avanguardia.
I progetti sono stati presentati a Crotone da qualche settimana e fanno parte dei Pon Legalità 2014/2020. Il primo, dal titolo "Safety and security" prevede uno stanziamento di circa 13 milioni di euro che saranno destinati alla realizzazione di un sistema di videosorveglianza nell’intero sito archeologico e nel complesso museale, con l'intento di elevare gli standard di sicurezza e legalità e realizzare un modello multidisciplinare integrato per la gestione della sicurezza dell'area interessata.
"Il sistema di cui verrà dotato il Parco – spiega Filippo Demma - è all’avanguardia, interamente automatizzato e digitalizzato. Il Parco era sprovvisto di molte infrastrutture necessarie e in questi anni abbiamo lavorato alacremente affinché venissero presentati progetti che sono stati finanziati. I ritardi degli anni precedenti hanno pesato molto sulla progettazione che si è dovuta concentrare necessariamente su questo tipo di opere. Oggi ci troviamo a dover sopperire a tali mancanze proprio in virtù di quei ritardi".
Le caratteristiche dell'impianto
L’impianto sarà dotato di infrastrutture di comunicazione, di un sistema intelligente di videosorveglianza e di illuminazione, di un sistema di diffusione sonora di sicurezza ed emergenza e di droni a pilotaggio manuale ed automatico.
Verrà inoltre realizzato un sistema antintrusione, costituito da sistemi radar e telecamere a infrarosso, per la sicurezza dei territori e degli edifici afferenti al Parco, oltre a un sistema di controllo accessi. Un sistema di monitoraggio idrogeologico satellitare e l’acquisizione di hardware di supporto agli interventi e software specializzati si aggiungerà a tutto questo.
Il sistema verrà monitorato nella sala operativa di controllo dotata di consolle avanzata di supervisione e di un sistema di comunicazione radio digitale. Per migliorare e rendere efficiente ogni aspetto e settore del Parco e del Museo, verranno implementate nuove funzionalità alla piattaforma di gestione già in uso in altri luoghi.
Come sottolinea lo stesso Demma, questo intervento di grande respiro renderà il parco la centrale operativa dei Musei calabresi dalla quale partirà l’adeguamento delle infrastrutture e dei sistemi di sicurezza delle altre realtà museali della regione.
Questo sarà possibile anche grazie a un altro progetto, finanziato con 8 milioni di euro - “Iside Calabria” - che propone attività formativa, teorica e pratica, a favore del personale del Parco Archeologico di Sibari con l’obiettivo di accrescerne le competenze nei settori della safety e security a protezione del patrimonio culturale.
(Fonte testo: www.ecodellojonio.it - Fonte immagine: il giornale dell'arte)
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