La principale distinzione tra le fibre di tipo multimodale, parlando delle prestazioni trasmissive e non della guaina esterna che le protegge, si basa su una differenza di tipo fisico, nella costruzione stessa della parte vetrosa del singolo conduttore ottico. Questa differenza porta sia ad una diversa velocità di banda passante, sia di resa nella distanza di trasmissione dei dati.
Identificati dalla norma ISO 11801, i cavi in fibra ottica multimodali possono essere classificati in fibra OM1, e fibra OM2, OM3, OM4 e OM5, ultima in ordine cronologico rilasciata sul mercato. Si differenziano sia nella dimensione del core, che nella tipologia di “drogaggio” della silice in fase produttiva, che è il componente principale di cui è costituito un filamento ottico. Queste variazioni influiscono su larghezza di banda, distanza limite, tipo di “colore” e della sorgente ottica utilizzabile.
Ivan Bertuzzi - Product Manager di Orca Networking - prosegue nel suo articolo questa intereessante analisi.
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(Fonte immagine: www.elettronews.com)
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