E' stato di recente approvato dal Comune di Rimini un regolamento che, al fine di garantire la sicurezza pubblica, include anche i droni. Il regolamento disciplina anche le modalità di raccolta, trattamento e conservazione dei dati ottenuti dal sistema di videosorveglianza presente in città.
L'impiego di nuovi strumenti tecnologici, come i droni, preziosi ausili per le forze dell’ordine, pone problemi rispetto alla tutela della privacy e al trattamento dei dati. Vengono definiti nel nuovo regolamento anche gli ambiti in cui utilizzare gli attuali sistemi di videosorveglianza: tutela dell’ambiente, prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, arresto in flagranza differito, sicurezza dei lavoratori.
Le nuove direttive sulla sicurezza pubblica introducono anche due novità di rilievo. Viene prevista la possibilità per le forze dell’ordine locali di utilizzare body cam, dash cam, droni, telecamere riposizionabili e altri dispositivi mobili e si contempla, in un'ottica di maggiore collaborazione tra pubblico e cittadini, il coinvolgimento dei privati per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza orientati verso aree e strade pubbliche.
In quest'ultimo caso, le immagini potranno essere visionate esclusivamente dalle forze dell’ordine.
(Fonte testo e immagine: www.droneblog.news)
Necessità e approcci per l'innovazione nelle infrastrutture critiche della città futura
Tecnologia, applicazioni reali, impatto privacy, intelligenza artificiale
videosorveglianza, protezione dei dati e cybersecurity nell'ecosistema urbano di una smart city
approccio pratico tra normativa, impatto privacy, AI e cybersecurity
Corsi in programmazione riconosciuti per il mantenimento e la preparazione alla certificazione TÜV Italia
WebinarLa cybersicurezza dei sistemi di videosorveglianza
Corso riconosciuto da TÜV Italia
Scenari, tecnologia e formazione sulla sicurezza in formato audio
Un'immersione a 360 gradi nella realtà dell'azienda