Domenica 5 febbraio si ricorderà come un giorno nero per la sicurezza cyber in Italia (ma anche in USA, Francia, Canada e Finlandia). Si tratta di un ransomware già in circolazione rilevato dal Computer security incident response team dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che ha portato – tra l'altro – ad un crollo della connettività del 30%, colpendo soprattutto Tim.
Alessandro Manfredini, presidente di Aipsa, l'Associazione italiana dei Professionisti della Security aziendale che aggrega i security manager delle principali grandi aziende del Paese, commenta: “gli attacchi ransomware cui stiamo assistendo confermano, una volta di più, l’importanza di una cooperazione stretta tra imprese pubbliche e private. La sicurezza cibernetica è infatti un bene comune e come tale dobbiamo dare tutti il nostro contributo per rafforzare le nostre difese”.
La falla (una vulnerabilità dell’ipervisore VMware ESXi) era del resto già stata individuata due anni fa. Come dunque è stato possibile, se era stata già corretta dal produttore? Il punto è che non tutti gli utilizzatori hanno applicato l’aggiornamento di sicurezza (patch). Che fare, dunque?
“La priorità è quella di migliorare i collegamenti e le comunicazioni tra controllori e controllati, estendendo sempre di più le maglie della rete a protezione del Sistema Paese. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, con determinazione ma al riparo da inutili allarmismi” - conclude Manfredini.
maggiori informazioni su:
www.aipsa.it
Privacy Officer e Consulente della Privacy nel settore Videosorveglianza
Corso riconosciuto da TÜV Italia
Corsi in programmazione riconosciuti per il mantenimento e la preparazione alla certificazione TÜV Italia
WebinarLa cybersicurezza dei sistemi di videosorveglianza
Corso riconosciuto da TÜV Italia
Scenari, tecnologia e formazione sulla sicurezza in formato audio
Un'immersione a 360 gradi nella realtà dell'azienda