Per fronteggiare l’incremento dei consumi energetici e idrici del settore e i cambiamenti climatici in corso, già nel 2023 i data center saranno interessati da una maggiore regolamentazione e da una supervisione più intensa da parte di enti esterni.
Vertiv ha identificato nella massima massima attenzione verso l’impatto ambientale e territoriale dei data center a livello globale uno dei cinque trend per il settore, nell'anno che sta per iniziare.
“Il settore sta crescendo rapidamente, a causa del numero sempre maggiore di applicazioni che richiedono capacità di calcolo e di storage, portando a un corrispondente incremento dell’utilizzo di energia e risorse idriche nelle infrastrutture dei data center. Perseguire l’efficienza energetica e idrica è fondamentale per il progresso e la sostenibilità futura”, ha dichiarato Giordano Albertazzi, Chief Operating Officer di Vertiv. “Adottare una normativa più severa è inevitabile e porterà verso importanti innovazioni. Il processo non sarà sempre semplice o lineare, ma potrà essere gestito con il supporto di partner esperti del settore e con l’utilizzo di soluzioni innovative in grado di anticipare i cambiamenti e di soddisfare i requisiti di un settore in costante evoluzione.”
Consapevolezza ambientale e sostenibilità
I cambiamenti nella progettazione e nella produzione di chip, che hanno limitato il consumo energetico dei server nel primo decennio e mezzo degli anni 2000, hanno evidenziato i loro limiti, con una conseguente un’impennata nella quantità di energia utilizzata dai server. In un recente report, intitolato "Silicon heatwawe: the looming change in data center climates" e pubblicato da Uptime Institute, sono stati resi noti i dati della società americana SPEC (Standard Performance Evaluation Corporation) che indicano un aumento del consumo energetico dei server pari al 266% dal 2017. Questa accelerazione sta focalizzando l’attenzione sulla consapevolezza ambientale e sulla sostenibilità da parte di tutto il mercato.
- Le principali tendenze identificate per il 2023 dagli esperti di Vertiv:
- Normative più stringenti per i data center e un maggiore controllo governativo;
- Hyperscaler e operatori che si affidano a soluzioni modulari (in un recente sondaggio promosso da Omdia è emerso che il 99% degli operatori di data center aziendali sostiene che i data center prefabbricati e modulari saranno parte della loro futura strategia);
- Alternative concrete rispetto ai generatori diesel (alcune organizzazioni si affidano già alle batterie per un supporto energetico più lungo - fino a cinque minuti in alcuni casi - e progettano i loro data center con una dotazione minima di generatori);
- Densità più elevate modificano le strategie termiche.
Reti 5G e il metaverso, una sinergia vincente
Omdia, nel documento 2022 Mobile Subscription and Revenue Forecast, prevede che quasi la metà di tutti gli abbonamenti alla rete mobile – più di 5,8 miliardi – passeranno alle reti 5G entro il 2027, spingendo il computing sempre più vicino all’utente. Il metaverso è invece un’applicazione alla ricerca di una rete informatica ad altissima densità e bassa latenza. Nel 2023 vedremo interagire queste due realtà, con le implementazioni del metaverso che sfrutteranno le reti 5G per abilitare le funzionalità a bassissima latenza richieste dalle applicazioni. In ultima analisi, tutto questo richiederà un rapido aumento di potenza di calcolo nelle postazioni edge a 5G e lo si potrà iniziare a verificare a partire dal 2023 (seguiranno implementazioni più ampie negli anni successivi).
Con la crescente sofisticazione dell’edge della rete, nascerà anche la richiesta di infrastrutture più performanti a supporto. Saranno incluse tecnologie come l’intelligenza artificiale, i sistemi di pianificazione e gestione della realtà virtuale e una maggiore adozione di sistemi UPS con batterie agli ioni di litio per l’edge della rete, un trend in crescita che ne ha visto aumentare le vendite dal 2 all’8% fra agosto 2021 e agosto 2022 (fonte IDC).
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www.vertiv.it
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