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Attività a rischio: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali semplifica le procedure per l'installazione di sistemi di videosorveglianza

25/04/2012

ROMA - Con nota n.7162 del 16 aprile 2012, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali comunica che, data l'esigenza che alcune attività economiche a forte rischio rapina (tabaccherie, ricevitorie, farmacie) di installare telecamere anche come strumento deterrente al verificarsi degli atti criminosi, la procedura di installazione degli impianti di videosorveglianza potrà essere autorizzata senza il preventivo accertamento tecnico da parte degli organi di vigilanza della DTL.
Queste stessi uffici faranno saranno il punto di riferimento per autorizzare l'installazione dell'impianto di videosorveglianza, ma in relazione ai soli aspetti tecnici del sistema rilevabili dalla documentazione presentata dal datore di lavoro a corredo della domanda di installazione. La procedura è quindi semplificata. Si tratta infatti di un provvedimento che mira a rendere possibile l'installazione di tali mezzi di controllo anche da parte di impreseaziende piccole in cui non è presente una rappresentanza sindacale. Allo stesso tempo calerebbe l'impiego di ispettori 0per tale tipo di attività e questo consentirebbe di spostare l'attenzione della vigilanza su altri problemi: dal contrasto a fenomeni di lavoro sommerso, alla tutela della sicurezza e della salute.

www.lavoro.gov.it



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