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USA: attacco informatico alla Colonial Pipeline

25/05/2021

MILANO - A causa di un attacco informatico, la parte orientale degli Stati Uniti rischia di rimanere senza benzina. L'attacco ha avuto come oggetto l’oleodotto gestito dalla Colonial Pipeline, che trasporta benzina e altri combustibili dal Texas al nord-est. L’oleodotto ha dovuto infatti interrompere la distribuzione a titolo precauzionale dopo che un ransomware ha bloccato i sistemi informativi della multinazionale.

L'attività della rete di oleodotti che trasporta quasi la metà delle forniture di carburanti nella East Coast è quindi stata sospesa e l'area puà dover fare i conti con la carenza nelle forniture di benzina, diesel e carburante per aerei.

Stando a quanto riferisce Bloomberg: “I Criminal hacker avrebbero esfiltrato 100 gigabytes di dati in due ore, minacciando di pubblicarli se non veniva pagato il riscatto, in uno schema noto come a doppia-estorsione, perché oltre alla cifratura dei dati e al blocco dei sistemi si aggiunge la minaccia del data leak”.

Dichiarato lo stato di emergenza

Il presidente americano Joe Biden è stato informato dell’attacco e ha dichiarato lo stato di emergenza, in modo da permettere l'attivazione di misure come il trasporto stradale del carburante e l’estensione agli autotrasportatori americani delle ore di lavoro giornaliere, per consentire una consegna più veloce delle forniture. 

I colpevoli del peggior attacco informatico perpetrato ai danni alle infrastrutture critiche degli Stati Uniti sarebbero, stando ad alcune fonti, i criminal hacker del collettivo DarkSide, il gruppo “Robin Hood” che dichiara di attaccare solo obiettivi in grado di pagare il riscatto e che poi dona parte dei proventi ad alcune organizzazioni no profit. Attivo dallo scorso agosto, si distingue perché evita di prendere di mira organizzazioni nelle nazioni dell’ex blocco sovietico.

(Fonte: key4Biz)



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