MILANO - L’introduzione in azienda di un sistema elettronico di controllo accessi basato su badge (transponder o impronta biometrica) deve fare i conti con gli altri impianti di sicurezza installati come, ad esempio, l’antintrusione.
Per non generare falsi allarmi (quando l’utente è autorizzato a entrare ma l’impianto è inserito) o rischiare di lasciare l’area senza protezione (se la persona è l’ultima a uscire), i due sistemi dovrebbero dialogare fra loro. Non sempre, purtroppo, è così. Da una parte alcune centraline d’allarme non consentono la minima integrazione, dall’altra molti sistemi di controllo accessi vivono chiusi nel loro guscio. Una convivenza difficile, insomma. Da separati in casa. E pensare che basterebbe poco…
L'articolo che segue, a cura della Redazione di secsolution Magazine, approfondisce il tema.
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