MILANO - L’emergenza sanitaria e la chiusura generalizzata delle attività (c.d. lockdown) o di alcune di esse (es. particolari restrizioni per turismo, ristorazione, sport, entertainment) hanno reso attuale il problema della gestione dei contratti di locazione commerciale.
A fronte di accordi presi fra le parti in una condizione di normalità, difatti, i conduttori che in quei locali svolgevano un’attività economica si sono visti improvvisamente, senza alcuna colpa e senza neppure poterlo prevedere, limitare in modo importante (es. chiusure anticipate o nei fine settimana), oppure impedire del tutto (lockdown totale o parziale) lo svolgimento della loro attività e, si sono quindi trovati nell’impossibilità di produrre i redditi con i quali pagare i canoni di locazione.
Alessandro Mario Malnati - Contitolare Studio Legale GMV di Varese prosegue la sua trattazione nell'articolo che segue.
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