MILANO - Con il D.L. 18/2020 (c.d. Decreto Cura Italia) il Governo introduceva, fino al 17 maggio 2020, un generale divieto di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo (esclusi quindi quelli disciplinari) nonché di licenziamenti collettivi.
Regola prorogata dal D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) sino al 17/08/2020 con una finestra libera di due giorni (17 e 18 maggio), durante i quali invero sarebbe stato possibile licenziare, essendo entrato il secondo decreto in vigore due giorni dopo la scadenza del precedente. Il termine è stato poi nuovamente prorogato con l’art. 14 del D.L. 104/2020 (c.d. Decreto Rilancio 2) il quale, tuttavia, non prevede un termine fisso di scadenza del divieto, ma una diversa scadenza per così dire “mobile”...
Alessandro Mario Malnati - Contitolare Studio Legale GMV di Varese, approfondisce la delicata questione nel suo articolo. Il link per proseguire la lettura: https://www.secsolution.com/articolo.asp?id=903