MILANO – È sotto gli occhi di tutti come le aziende della sicurezza siano diventate interlocutori di riferimento nella lotta contro la diffusione del contagio da Covid-19. Non solo nel primo periodo dell’epidemia, ma anche nelle successive fasi di normalizzazione le tecnologie che mettono in sicurezza la vita e i beni delle persone hanno avuto un ruolo di primo piano nella ripresa delle attività e tuttora ci accompagnano nei tentativi di arginare il virus, facilitando tutti i processi di sicurezza. Da questa considerazione muove l’intervento che il presidente di ANIE Sicurezza, Giulio Iucci, ha tenuto nel corso di secsolutionforum, che si è svolto lo scorso settembre in formato digitale.
Oltre a rivelarsi “abilitanti”, perché hanno sostenuto e agevolato i protocolli di contrasto al Covid19, le attuali tecnologie sono state anche “abilitate” durante questa crisi pandemica, sdoganate nel loro utilizzo, strumentale e necessario per l’emergenza in corso, anche e soprattutto nei contesti di Sicurezza Urbana. Per il controllo del distanziamento sociale, per esempio, per mappare e tracciare, per rilevare rialzi termici o assenza di dispositivi di protezione, per gestire l’affluenza e i flussi, o per la sicurezza delle piattaforme di comunicazione, divenute essenziali con l’affermazione dello smart working.
Al seguente link, la videoregistrazione dell’intervento, con ricco corredo di slide:
https://www.secsolutionforum.it/slide-relatori.asp
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