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Cyber Crime, l'Italia presa di mira da ransomware

31/07/2020

MILANO - Anche in Italia torna a farsi vedere il ransomware. Una campagna basata su Avaddon è stata infatti riscontrata circa un mese fa, come hanno constatato i ricercatori di Proofpoint, che  hanno osservato un leggero aumento degli attacchi via email che utilizzano il ransomware come payload di primo livello.

Gli aggressori hanno quindi messo in atto un cambiamento significativo di strategia, visto che nell'ultimo anno avevano utilizzato nella prima fase downloader. Questo lieve aumento della quantità di ransomware potrebbe prefigurare il ritorno di grandi campagne, come era accaduto nel 2018.

Un ritorno "inatteso"

Si tratta di attacchi che hanno interessato varie famiglie di ransomware e hanno preso di mira diversi settori in vari paesi, dagli Stati Uniti alla Francia, Germania, Grecia, fino all'Italia, usando spesso esche e messaggi in lingua madre. Tra le famiglie di ransomware individuate e che sono in grado di  crittografare i files degli utenti, per poi richiedere un riscatto, vi sono:

Avaddon (nuova famiglia); Buran (il cui nome si ispira allo Space Shuttle russo); Darkgate; Philadelphia (individuato da Proofpoint già nel 2017); Mr. Robot; Ranion.

I volumi giornalieri variano da uno a 350.000 messaggi in ciascuna campagna, e più di un milione di messaggi tra il 4 e il 10 giugno 2020 includeva Avaddon. I temi utilizzati sono stati disparati, tra cui alcuni che hanno sfruttato il COVID-19, e numerosi settori sono stati presi di mira: istruzione e manifatturiero, trasporti, intrattenimento, tecnologia, sanità e telecomunicazioni.

“Questo ritorno del ransomware come payload iniziale è inaspettato, dopo un periodo così lungo e relativamente tranquillo” spiegano da Proofpoint. “Il cambiamento di tattica potrebbe essere un indicatore del fatto che i cyber criminali stanno tornando al ransomware, usandolo con nuove esche. Il significato di questo cambiamento non è ancora chiaro, ma è evidente che il panorama delle minacce sta cambiando rapidamente, e dovremmo continuare ad aspettare l'inaspettato.”

L'Italia nel mirino 

I ricercatori Proofpoint hanno identificato una campagna basata sul ransomware Avaddon che ha preso di mira le aziende italiane. Questa campagna è avvenuta nella settimana a partire dal 29 giugno 2020, quando migliaia di messaggi di ingegneria sociale sono stati utilizzati per cercare di convincere gli utenti ad aprire documenti Microsoft Excel.

Una volta abilitate le macro XL4, viene scaricato il ransomware Avaddon, che cripta i file e successivamente richiede un pagamento. Proofpoint è riuscita a impedire a questo messaggio di causare danni ai suoi clienti.

 



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