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UNI e CNI definiscono le Linee guida per gestire la sicurezza sul lavoro

06/07/2020

MILANO - UNI Ente Italiano di Normazione e Consiglio Nazionale degli Ingegneri hanno pubblicato la prassi di riferimento UNI/PdR 87:2020 “Servizio prevenzione e protezione – Attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008” che fornisce elementi utili a tutti i soggetti coinvolti nella gestione della salute e sicurezza per espletare al meglio la loro funzione.

La figura del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione sul lavoro è diventata ancora più cruciale nel periodo di gestione dell’emergenza sanitaria, e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi, in cui è essenziale non abbassare la guardia nelle misure di contenimento del virus.

La prassi di riferimento costituisce un punto di riferimento per il datore di lavoro e per qaunti siano coinvolti nella gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro in quanto, partendo dal D.Lgs 81/2008, prende in esame tutti i compiti generali del servizio di prevenzione.

Tali compiti vanno dall’analisi dei documenti aziendali, alle visite degli ambienti di lavoro e relative macchine e attrezzature; dall’interazione con i soggetti dell’organizzazione aziendale alle relazioni con i soggetti pubblici; dall’impostazione del processo valutativo alla redazione del documento di valutazione dei rischi; dalla progettazione di interventi informativi e formativi alla realizzazione degli stessi. Si tratta di attività di tipo tecnico, gestionale, organizzativo e relazionale fondamentali per l’efficacia e l’efficienza dell’azione di prevenzione all’interno dell’organizzazione.

I contenuti della norma 

Nella prima parte la UNI/PdR 87:2020 individua le aree di intervento, le attività tipiche e i compiti relativi al SPP, nella seconda organizza tali attività in un approccio strutturato per processi che consente un’efficace sistematizzazione.

In una prima fase – quella della pianificazione – vengono identificati gli ambiti di intervento e delle attività tipiche che dovranno essere svolte dal servizio di prevenzione e protezione aziendale sulla base dell’analisi del contesto organizzativo. Nella fase dell’attuazione – che rappresenta il momento in cui si attua ciò che si è pianificato – vengono effettuati i controlli operativi sulle misure di prevenzione e protezione. Una volta verificati i risultati raggiunti, attraverso riesami periodici e valutazioni prestazionali (fase di check) si passa alla fase finale dell’azione in cui, sulla base degli esiti delle verifiche e delle valutazioni prestazionali, vengono identificate le azioni correttive da intraprendere ai fini del miglioramento continuo.

Questo approccio costituisce una modalità efficace per organizzare e gestire le attività di un servizio di prevenzione e protezione in modo da creare valore aggiunto per la sicurezza nei luoghi di lavoro, ottimizzando tempi, costi e prestazioni.

La sicurezza? Un valore aggiunto

“La pubblicazione della prassi rappresenta, a nostro avviso, una svolta epocale nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per la prima volta le attività del responsabile dei servizi di prevenzione e protezione vengono ordinate ed elencate in un documento unico, che certamente produrrà una migliore gestione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, sia da parte dei tecnici che da parte delle aziende. La sicurezza non è un costo, ma un valore aggiunto; non è un'attività da svolgere con approccio prescrittivo, ma con una visione prestazionale. La prassi di riferimento risponde al meglio a questi principi” dichiara Gaetano Fede, Project leader della PdR e Consigliere CNI Responsabile Area Sicurezza.

“Il ruolo della normazione UNI in materia di sicurezza del lavoro è definito nel Dlgs 81/08 attraverso le linee guida UNI INAIL, un ruolo ribadito nel Dlgs 223/17 che assegna alla normazione il compito di elaborare norme tecniche per la sicurezza di prodotti, processi servizi” spiega il presidente UNI Piero Torretta. “Una attenzione - conclude - anche in risposta al rischio Covid, che conferma la centralità della dignità della persona nella attività normativa UNI”.

La prassi di riferimento UNI/PdR 87:2020 può essere liberamente scaricata dal sito UNI al seguente indirizzo https://tinyurl.com/ycm439gu

 

 

 



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