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Decreto Rilancio: le misure più importanti per imprese e lavoratori

25/05/2020

ROMA - "Quello di cui stiamo parlando è un intervento importante, una manovra che non solo è stata pensata per fronteggiuare il momento di difficoltà in cui si trova il Paese, a causa della pandemia da Coronavirus, ma che contiene anche le premesse perchè questa fase di ripartenza possa concretizzarsi in una prospettiva di ripresa economica e sociale". Con queste parole il premier Giuseppe Conte, ha commentato le nuove misure di sostegno ai lavoratori e alle imprese, che puntano a scongiurare il rischio di un aumento della disoccupazione e di chiusura di attività imprenditoriali. 

E' infatti stato approvato il Decreto Rilancio di maggio (ex Decreto Aprile), ovvero il terzo provvedimento economico - che segue il Cura Italia e il decreto Liquidità - conferma e rafforza alcune misure introdotte a marzo, ovvero bonus e aiuti, e introduce ulteriori misure di sostegno a lavoratori, famiglie e imprese. Approvato in Consiglio dei Ministri il 13 maggio scorso, è stato quindi pubblicato in Gazzetta ufficiale, il 19 maggio scorso, dopo la firma del Presidente Sergio Mattarella

Il maxi-decreto è composto di 258 articoli sarebbe dovuto arrivare già nel mese di aprile, insieme al documento di Economia e Finanza necessario per finanziare il Decreto. Si tratta di una vera e propria manovra che mobilita finanziamenti per 55 miliardi, che saranno immediatamente utilizzabili, come sottolinea il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e che presenta alcune novità di interesse, dall'estensione degli sconti su affitti e sconti in bolletta a un rifinanziamento del bonus autonomi. Sono previsti contributi economici a fondo perduto per imprese e partite Iva, finanziamenti per le Regioni e Provincie autonome, risorse per l'efficientamento energetico degli edifici, agevolazioni alle imprese per consentire loro una ripresa delle attività produttive in piena sicurezza

Bonus affitti

Nella manovra appare il bonus affitti, in particolare un credito d’imposta nella misura del 60% del canone mensile di locazione, leasing, o concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.

Tale credito d’imposta è destinato a chi esercita attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore di questo recentissimo decreto.

In caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, spetta nella misura del 30 per cento dei relativi canoni.

Il credito d’imposta è commisurato all’importo versato nel periodo d’imposta 2020 con riferimento a ciascuno dei mesi di aprile, maggio e giugno, a condizione che i soggetti locatari abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di aprile 2020 di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. 

Aiuti e riduzioni sul versante bollette

Vi sono aiuti e alcune riduzioni anche in tema di bollette luce, gas e acqua: è infatti previsto lo stanziamento di 600 milioni di euro di agevolazioni per le bollette elettriche di maggio, giugno e luglio delle piccole attività produttive e commerciali. Gli sconti arriveranno per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020. A gestire in via diretta questi sconti sara l'Arera, l'autorità per l'energia.

Indennizzi a fondo perduto per imprese

Tra le novità del nuovo Decreto Maggio a sostegno delle imprese figura un importo di liquidità a fondo perduto per piccole imprese e partite Iva. Lo schema del Ministero dell’economia prevede: un sostegno a fondo perduto a tutte le imprese sotto i 5 milioni di fatturato (può essere impiegato anche per pagare affitto e bollette nel periodo di lockdown), l’intervento di Invitalia per rafforzare il patrimonio delle aziende tra 5 e 50 milioni: ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale di tutte quelle sopra i 50 milioni.

Rifinanziamento della Cassa integrazione 

Una voce importante del decreto riguarda il rifinanziamento della cassa integrazione ordinaria e in deroga, di cui le aziende hanno fatto un significativo impiego in questi mesi. Il governo ha stabilito di prorogare di altre 9 settimane la cassa integrazione con causale Covid-19.

Nel provvedimento è dunque prevista la proroga degli ammortizzatori sociali. In particolare le aziende che sospendono o riducono l’attività lavorativa dei propri dipendenti causa Covid-19, possono chiedere il trattamento di Cig. La causale è sempre la stessa: “Emergenza Covid-19”.

La durata massima è di 18 settimane, delle quali, 14 settimane utilizzabili per periodi dal 24 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e 4 settimane che possono essere fruite per periodi che decorrono dal 1° settembre al 31 ottobre 2020. Sono conteggiate nel complesso anche le 9 settimane, che erano state previste dal precedente decreto cura Italia.



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