sabato, 27 aprile 2024

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Coronavirus e comparto Sicurezza

Coronavirus e mercato della sicurezza: progettare il “dopo” secondo Videostar

17/04/2020

Misterbianco (CT) - Il Coronavirus ha segnato uno spartiacque tra prima e dopo il 23 febbraio. Da lì è storia, una storia che scriviamo giorno dopo giorno e di cui non sappiamo il finale. Quello che è chiaro è che il mondo come lo conoscevamo prima non esisterà più: dovremo riscriverlo noi. Il comparto sicurezza è solido, si adatta alle nuove emergenze e si prepara al "dopo". Un "dopo" che tutti siamo chiamati a disegnare mettendo a fattor comune professionalità, intelligenze e knowhow. Abbiamo intervistato alcuni operatori per un primo brain storming.


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 Come vi siete riorganizzati per gestire l’emergenza?

Nel rispetto delle disposizioni e dei decreti governativi, nazionali e regionali, abbiamo invitato a rimanere a casa gran parte dei nostri collaboratori e allo stesso tempo abbiamo organizzato una Task Force (in parte presso i locali delle nostre filiali e in parte da casa, in smart working) per garantire alla clientela l’assistenza tecnica e commerciale, pronti ad evadere gli ordinativi dei clienti, attraverso corrieri autorizzati.


Quali sono le sue previsioni e le aspettative per il post Coronavirus?

Sono convinto che nessuno conosca veramente i tempi e le modalità dell’auspicabile ritorno al lavoro. In questo momento dobbiamo far tesoro dell’esperienza del popolo cinese e di quello sud coreano, che dopo circa tre mesi, a partire dal primo contagio, hanno autorizzato il ritorno al lavoro, sebbene mantenendo in vigore le misure sanitarie straordinarie per il contenimento del contagio e per ridurre drasticamente la mortalità dei cittadini. Ciò premesso, penso che il ritorno parziale al lavoro potrebbe avvenire entro il mese di maggio, non trascurando la prudenza atta a garantire la salute di tutti e allo stesso tempo attendendo gli eventi, che speriamo non siano nefasti, allo scopo di sfuggire alla minaccia della famigerata “Seconda Ondata”.


Di quale messaggio secsolution.com si deve fare portavoce?

Credo che, a cominciare dal popolo italiano e per finire a tutti i popoli della terra, nessuno dimenticherà la “Lectio Magistralis” che ci ha insegnato il più terribile nemico della salute dell’uomo, il Coronavirus. Abbiamo tutti imparato, attraverso sofferenze atroci e difficili prove, che hanno segnato tutti noi. Alcuni di noi ricorderanno per sempre i racconti dei nostri nonni, reduci della seconda guerra mondiale, che sono stati temprati nella volontà e nel coraggio, nell’altruismo e nel rispetto reciproco. Come in altre occasioni il popolo italiano sta rispondendo in maniera sorprendente, guidato dall’eroico coraggio del personale ospedaliero, dalle forze dell’ordine e dall’esercito e non ultimo dal sostegno economico di molti cittadini italiani alla protezione civile, attraverso bonifici bancari. Sono convinto che nemmeno il doppio dell’istruzione di un’ipotetica scuola, di ogni ordine e grado, sarebbe stata in grado di ottenere questi risultati da e per l’umanità. Abbiamo sfidato l’equilibrio della natura, incuranti del caro prezzo da pagare, con esperimenti nucleari, per ricavare fonti di energia o ad uso bellico. Non abbiamo salvaguardato l’ambiente, abusando con l’emissione di CO2; siamo stati incuranti della rovina procurata dal rilascio di gas, creando così uno smisurato buco nell’ozono, che ha generato un effetto serra; abbiamo prodotto miliardi di tonnellate di prodotti di plastica, difficili da smaltire in breve tempo, creando un danno irreparabile all’eco-sistema. La Natura ha risposto alla sfida con le conseguenze di una Pandemia annunciata.

 



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