MILANO - Come si affronta questo momento complicato? Quali prospettive si possono intravvedere nel futuro per il comparto sicurezza? Quali strategie si possono ipotizzare per uscirne il prima possibile? E che ruolo può giocare l'Associazionismo di settore nel portare avanti istanze e richieste di un segmento così poco conosciuto nelle sue specificità, ma fondamentale in un periodo nevralgico anche per la sicurezza? L'abbiamo chiesto a Giulio Iucci, Presidente di ANIE Sicurezza Associazione Italiana Sicurezza ed Automazione Edifici.
Come affrontate questo momento complicato?
Precedentemente all’emergenza Covid19, in Associazione avevamo fissato diverse riunioni di routine, generali ma anche più verticali nei settori specifici, con l’obiettivo di pianificare un’attività comune tesa all’implementazione di piani di azione operativi e strategici che avessero l’obiettivo di rilanciare e sviluppare modelli che evidenziassero e valorizzassero competenze, professionalità e nuovi approcci nella nostra filiera, ridisegnando in alcuni casi anche nuovi modelli di business. Tale determinazione, nata già negli anni precedenti, vedeva la necessità di un maggiore e deciso impegno, visti i risultati di trend economico non soddisfacenti del 2019. L’emergenza Covid19 ha ovviamente impattato sui suddetti piani, ma solo nella ridefinizione delle priorità e della distinzione tra ciò che è urgente (problematiche logistiche ed operative, gestione finanziaria delle aziende, ecc.) e ciò che è importante (strategie di contenimento, ridefinizione del modello e rilancio nel medio e lungo termine). Questi concetti, diversi e spesso confusi l’un l’altro nella pianificazione delle attività, devono essere ben chiari ed immediatamente messi in atto, nella consapevolezza che mai come in questo momento risultano essere imprescindibili tra di loro. Abbiamo quindi deciso di mantenere tutti gli impegni interni presi, ridefinendo le nostre agende ed i relativi ordini del giorno e dando le priorità a problematiche molto pratiche e pragmatiche ed anche di carattere più strategico.
Quali prospettive vedete nel futuro per il comparto sicurezza?
Le “dorsali” sulle quali ANIE Sicurezza e la nostra Federazione in generale sta lavorando e lavorerà, sono le seguenti:
La risposta a tale iniziativa è stata totale e coinvolgente: stiamo svolgendo confcall con un numero di partecipanti mai inferiore a 25 aziende per riunione, con una gran voglia e forza di resistere e di ripartire, anche facendo tesoro di queste criticità e di questo momento dove la massiva operatività non rischia di “appannare” la lucidità della visione.
Quali strategie ipotizzate per uscirne il prima possibile?
Il nostro comparto, che ha sempre parlato di “gestione della crisi”, di “resilienza”, di “piani di protezione ed intervento”, di “contenimento del danno”, di “ripristino dell’operatività” - concetti sempre applicati ai nostri sistemi di sicurezza, oggi deve dimostrare di saperli applicare anche alle proprie Aziende ed a tutto il proprio Settore aggiungendo ad una parola da noi sempre pronunciata - “convergenza” - un'altra molto vicina e fondamentale: “condivisione”.
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