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ITASFORUM, grande interesse e partecipazione al convegno sull'Intelligenza artificiale

27/11/2019

MILANO – Si è tenuto lo scorso 20 novembre, presso la Sala Convegni Intesa Sanpaolo, a Milano, un convegno di grande interesse, una giornata di studio e confronto su un tema molto attuale, quello dell’Intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale è essenzialmente la capacità intellettuale dei computer, che combina soluzioni hardware e software, in contrasto con quella naturale di un essere umano. In informatica, l’obiettivo è definire una serie di algoritmi capaci di massimizzare le azioni offrendo la possibilità di imparare da varie circostanze.

Organizzato dal Centro Studi per la Sicurezza ITASFORUM - Italian Security and Safety Forum, l'evento dal titolo: "Costruire il domani. Istruzioni per un futuro immateriale", ha visto la partecipazione, come ha evidenziato in apertura dei lavori Manuel Cacitti, di professionisti di notevole caratura, scelti grazie a una “selezione certosina” e la cui caratteristica è quella, oltre che di una grande professionalità, di sapersi occupare di questo tema coniugando un'rema competenza e passione a un approccio etico, filo conduttore dell'incontro.

Stefano Quintarelli, imprenditore, informatico, membro dell'High Level Expert Group on Artificial Intelligence della Commissione Europea, ne ha dato prova nel suo articolato intervento, dal titolo “I sottomarini non nuotano”, con il quale ha fatto comprendere ai numerosi presenti che tipo di società questo ineludibile processo permetterà all'uomo di costruire e che cosa ci si può attendere da questa area applicativa nel mondo dell’informatica, quale ne sarà l’impatto sulle persone e sulle aziende.

La sua è stata un’autentica lezione, che ha inquadrato il tema nella sua dimensione tecnica e storica, approfondendo da diversi punti di vista quello che è senza dubbio il fattore che sta imprimendo la più straordinaria accelerazione di tutti i processi di crescita e sviluppo della nostra società che la storia abbia mai conosciuto, un fattore che trova applicazioni in un numero crescente di settori e che non va considerato solo come un fenomeno tecnologico. Come per tutti i grandi acceleratori di sviluppo, anche una riflessione su l'lIA esige un  approfondimento di natura etica.

Con il machine learning, grazie al miglioramento della qualità del software, all’aumento delle conoscenze tecnologiche e delle performance dei computer, si sta entrando in un ambiente che cessa di essere algoritmicamente deterministico per addentrarsi in una fase probabilistica.  Il computer accede di fatto a una zona grigia che prima era di competenza esclusiva dell’uomo e questo può creare problemi, che vanno compresi e adeguatamente gestiti.

Claudio Telmon, esperto di sicurezza informatica, consulente nella gestione del rischio e della sicurezza delle informazioni, ha incentrato la sua relazione sui rischi per la sicurezza digitale che coinvolge non solo la privacy e il furto di dati, ma anche la sicurezza funzionale delle persone nell’ambito di un ecosistema tutto connesso (IoT e IIoT). L'IA è da più parti vista come minaccia sociale, seria e concreta; è piuttosto  da considerare come una straordinaria opportunità, capace di migliorare le condizioni di vita dell’uomo e le sue prospettive per il futuro, naturalmente se si “compie il primo passo di riconoscere che esiste il problema della sicurezza e che su di esso occorre ragionare”.

Da un modello di economia tangibile a uno intangibile

Con Roberto Siagri, CEO di Eurotech, che ha preceduto la tavola rotonda conclusiva, si è entrati in un affascinante viaggio verso il... futuro, basato sull'idea di un progresso fondato su una scelta etica e sulpresupposto che l'Intelligenza artificiale sia vitale per questo progresso e la sopravvivenza stessa dell'uomo. 

La sua disamina è partita dalla realtà in cui opera: Eurotech è un’azienda globale che integra hardware, software, piattaforma IoT e servizi cloud, affinché i propri clienti possano implementare in modo efficace ed efficiente i loro prodotti e servizi. Specialista a livello mondiale nella connessione di dispositivi distribuiti che compongono l’Internet delle cose, Eurotech realizza soluzioni integrate che semplificano l’acquisizione, l’elaborazione e il trasferimento dei dati attraverso reti di comunicazione globali. La sua visione è che non ci può essere sostenibilità senza tecnologia, che sta dunque alla base della sostenibilità. "Occorre combinare il progresso tecnologico con progresso economico e sociale, includendo il miglioramento dell’ambiente in cui operiamo, lavoriamo e viviamo. E' possibile gestire in maniera etica e sostenibile il proprio buniness e i nostri obiettivi sono quelli di sviluppare e produrre componenti tecnologici che consentano ai nostri clienti di creare prodotti con una durata di vita sempre più lunga, che consumino meno energia impiegando meno risorse e che possano essere sempre più accessibili.

Grazie a queste tecnologie le aziende e i loro clienti sprecheranno complessivamente meno risorse o, a parità di risorse impiegate, saranno in grado di soddisfare una maggiore domanda. Tutto questo lo possiamo riassumere con la frase: fare di più con meno".

    


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www.itasforum.it



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